Silvia Villani – Filosofia
Nemmeno un usignolo canta se tenuto in gabbia.
Nemmeno un usignolo canta se tenuto in gabbia.
Quando i medici sono in consulto il malato è finito.
Per quante maledizioni lanciano, è troppo tardi: Dio è già morto, e non lo sa. Si crede sempre che il male possa cambiare la natura profonda delle cose, le conseguenze delle azioni, o che il potere possa aggiustare tutto in ogni situazione, e impossessarsi di tutto. Per questo motivo, gli dèi hanno fallito.
Dio usa qualcuno affinché altri conoscano la pazienza.
L’età e l’esperienza ti fanno vivere le cose con molta più razionalità, con dosata passione, e giusta emozione.
Ogni ritorno, dopo un viaggio, pur breve, rappresenta un libro completamente finito nelle immagini e contenuto, ma non ancora scritto, e non attende altro che aprire la prima pagina e iniziare a metterci la prima parola. Il resto è già fatto.
Una parte di me vuole uscirne, vuole stare bene, non pensare a tutti questi rimpianti che mi riempiono di dolore…Una parte invece non vuole perdere questo modo di vivere, così certo e sicuro…Un’altra parte sa come potrebbero coesistere queste parti…l’unico modo è soffrire la sofferenza altrui e non pensare alla propria…Peccato che diventerebbe una dannazione eterna…Voglio svuotare la mia mente, non voglio questi pensieri, voglio vivere…voglio vivere…