Silvio Berlusconi – Politica
Non ho scelto io di fare politica, mi è stata imposta dalla storia.
Non ho scelto io di fare politica, mi è stata imposta dalla storia.
La politica è l’esempio più plateale di quanto siamo sottomessi. Se solo riuscissi a vedere chi sei, non ci sarebbe bisogno di qualcuno che ti governi.
Nei cinque anni di governo del centrodestra, mai una volta Silvio Berlusconi si è fatto vedere in piazza il 25 aprile, mai una parola dedicata agli antifascisti, d’altra parte governare con gli eredi di Mussolini ha un prezzo che si deve pagare. Comunque, il Cavaliere, in piedi a Milano in piazza del Duomo, al fianco di partigiani come Ciampi, Boldrini e poi Tina Anselmi, Oscar Luigi Scalfaro, Massimo Rendina, Checco Berti Arnoaldi, Giovanni Pesce, Bruno Trentin, Giorgio Bocca, Pietro Ingrao, Rossana Rossanda, Giuliano Vassalli, e i compianti Luigi Pintor e Aldo Aniasi, sarebbe stato ridicolo nonostante il ruolo istituzionale.
Se gli accidenti fossero tempestaquant’acqua sporca sulla vostra testa,se gli accidenti fossero malannitutti voi sareste negli affannie invece state sempre li senza vergognelasciando tutti gli altri con le rogne.
La prima misura per sostenere la crescita del paese è lo stop alle tasse. Non ci può essere la sensazione, nel Paese, che ad ogni provvedimento ci sia un balzello, che ad ogni atto del governo e poi del parlamento ci sia una tassazione perché questo frena gli investimenti e frena lo sviluppo. Questa è la nostra priorità.
Non è la democrazia che costa ma la politica.
Sono troppi i cittadini capaci di intendere e volere che vanno a votare partiti composti da politici incapaci di intendere e volere, dobbiamo cominciare a pensare che è il contrario?