Silvio Berlusconi – Politica
Erano non più di 700.000. C’era tanta gente che ha fatto una scampagnata per il semplice motivo che gli è stato offerto il viaggio gratis, la colazione gratis e di visitare i musei la domenica pomeriggio.
Erano non più di 700.000. C’era tanta gente che ha fatto una scampagnata per il semplice motivo che gli è stato offerto il viaggio gratis, la colazione gratis e di visitare i musei la domenica pomeriggio.
E le dirò, vostro onore, che un governo che è arrivato al punto di considerare degni di rispetto più i suoi segreti che le vite dei suoi cittadini, non è altro ormai che tirannia, che lo si chiami repubblica, monarchia o qualsiasi altra cosa.
I cittadini vogliono cambiare i politici, non la giustizia. I cittadini vogliono tornare a sperare, non rassegnarsi a Berlusconi.
A Veltroni ho detto: sono il tuo Messia, ti libero dall’abbraccio mortale della sinistra.
Fra politici e cittadini è ormai una convivenza da separati in casa, in attesa di divorzio.
Anche le rabbie manifestate nel modo peggiore hanno un suono migliore di quello delle tante troppe campane rotte dei partiti.
Che differenza c’è fra chi, giustificandosi con le classiche frasi “faccio il mio dovere” oppure “eseguo gli ordini” commette atti ingiusti, imposti, che vanno contro il buonsenso ed i diritti dei cittadini, e chi invece ruba perché gli altri rubano, evade perché gli altri evadono, non rispetta il prossimo perché gli altri non lo fanno. E soprattutto che dire di chi sta in mezzo alle due categorie?