Silvio Berlusconi – Politica
Noi non siamo qui per governare, per l’ordinaria amministrazione.
Noi non siamo qui per governare, per l’ordinaria amministrazione.
Non temo Berlusconi in sé, temo Berlusconi in me.
La rivoluzione è un battito estremo che parte dall’interno, un’esasperazione che ti mantiene sveglio nelle notti stellate, rimbomba nelle vene anche quando piove, ti arde sulla pelle, non lascia scampo a pensieri pacati. La rivoluzione chiede la tua vita e devi solo chiederti se sei disposto a concederla. La rivoluzione non siederà al tuo fianco in salotto, non ti aspetterà sulla soglia; la rivoluzione è femmina e come ogni donna, quando non si sente amata, fugge via.
Se la mancanza di senso pratico fosse considerata un reato da codice penale le carceri sarebbero piene di politici e burocrati.
I politici sanno di avere molti difetti, ma la loro massima presunzione, cioè il loro difetto maggiore è che non vogliono eliminarne neanche uno.
Sono d’accordo con il presidente Berlusconi come, mi sembra, la stragrande maggioranza degli italiani; quindi convincetevene. Fatevene una ragione.
Ho l’impressione che la cultura sia diventata come la costituzione e la legge, ognuno la interpreta a modo suo e secondo l’opportunità. Questo fa si che ci siano molte persone che da “scemi del villaggio” siano diventate “scemi in politica”, e purtroppo sono in molti ad ascoltarli.