Silvio Scarpato – Vita
Se vivi la vita in modo libero e spontaneo, ritroverai quella gioia di vivere che gli umani hanno perso da tempo, e che pochi capiscono.
Se vivi la vita in modo libero e spontaneo, ritroverai quella gioia di vivere che gli umani hanno perso da tempo, e che pochi capiscono.
La somma di due anime, è un racconto ben lungi dall’esser solo l’informe conta delle molte lettere che lo compongono.
Per riscoprire la gioia di vivere c’è chi desidererebbe riavere indietro ciò che ha perduto lungo il proprio cammino e che a suo tempo non aveva apprezzato abbastanza.
Non devi adoperarti perché gli avvenimenti seguano il tuo desiderio, ma desiderarli così come avvengono, e la tua vita scorrerà serena.
Anni cinquanta: fame e repressioneAnni sessanta boom e confusione –Complessi, ballo, minigonna, lotte –Anni settanta: organizzazione!E gli anni ottanta?Gli anni del rinculoRegressioni minuzie cattiverie,e lotte cruentefatte di niente.Per gli anni novanta che c’attende?Che sia la volta buona: rivoluzione?No, cari amici, è sol ciproterone!
Molte volte coloro che giudicano continuamente gli altri lo fanno perché conducono una quotidianità insipida e priva di scopi da non costituire interesse per nessuno, nemmeno per se stessi. È molto più facile criticare le azioni altrui che prendersi la responsabilità della propria esistenza e viverla in modo completo, anche se poi, alla fine dei conti, queste persone, voltandosi indietro, si ritrovano ad ascoltare l’eco assordante dei rimpianti che rimbalzano nel vuoto della propria vita.
Tra le paludi, dove il pantano disorienta e l’ignoto domina il sentiero scelto, miscelando confuse e caotiche impronte, il cammino si fa più faticoso sui saliscendi del quotidiano.Avvolto dalle nebbie il “Nulla” impera, all’occhio incompleto del frenetico mortale, ma colui che aspetterà nuova leggera brezza troverà dapprima uno sconosciuto senza nome, ricoperto di mistiche fattezze; ma osservando l’acqua che passa sotto i ponti e ascoltando l’eco del profondo, ritroverà chi regna nel “Esistere”.