Simone Errani – Frasi Sagge
La bellezza esteriore è per chi riflette solo davanti allo specchio.
La bellezza esteriore è per chi riflette solo davanti allo specchio.
Quando ho il cuore che sanguina, so che scenderà una lacrima. Senza colore. Nessuna lacrima si porta via quel rosso così vivo. È come se scindesse l’amore nelle due parti: la gioia e il dolore. Porta via il dolore, pallido e col sale che ancora brucia e preserva il colorito della gioia, per non farla morire del tutto.
Il contadino nell’orto di buon mattino ha già percorso mezzo cammino.
La saggezza sboccia nel tempio più segreto del tuo essere. Non è mai presa in prestito, non ha nulla a che vedere con il sapere, con l’informazione; non ha nulla a che fare con i testi sacri, le dottrine, i sistemi filosofici.È la tua esperienza personale, individuale ed autentica.
Il cuore e la ragione discutevano. E il dubbio sedeva tra loro.
Per riuscire a trovare la nostra vera essenza, dovremmo prima vivere tutti i sette peccati capitali.
Non c’è tranquillità nelle città dell’uomo bianco. Non si ode il fruscio delle foglie che si aprono in primavera né il frullare delle ali degli insetti… e cos’è la vita se un uomo non può sentire il richiamo del caprimulgo o il gracidare delle rane di notte, attorno allo stagno?…ciò che accade alla terra, accade ai figli della terra. Se l’uomo sputa sul suolo, sputa su se stesso. Questo sappiamo… non e la terra che appartiene all’uomo ma l’uomo alla terra. Tutte le cose sono unite tra loro come il sangue che lega una famiglia. Ciò che accade alla terra accade ai figli della terra. Non è l’uomo che ha tessuto la ragnatela della vita; lui ne è solo un figlio. Ciò che fa alla ragnatela lo fa a se stesso.
Quando ho il cuore che sanguina, so che scenderà una lacrima. Senza colore. Nessuna lacrima si porta via quel rosso così vivo. È come se scindesse l’amore nelle due parti: la gioia e il dolore. Porta via il dolore, pallido e col sale che ancora brucia e preserva il colorito della gioia, per non farla morire del tutto.
Il contadino nell’orto di buon mattino ha già percorso mezzo cammino.
La saggezza sboccia nel tempio più segreto del tuo essere. Non è mai presa in prestito, non ha nulla a che vedere con il sapere, con l’informazione; non ha nulla a che fare con i testi sacri, le dottrine, i sistemi filosofici.È la tua esperienza personale, individuale ed autentica.
Il cuore e la ragione discutevano. E il dubbio sedeva tra loro.
Per riuscire a trovare la nostra vera essenza, dovremmo prima vivere tutti i sette peccati capitali.
Non c’è tranquillità nelle città dell’uomo bianco. Non si ode il fruscio delle foglie che si aprono in primavera né il frullare delle ali degli insetti… e cos’è la vita se un uomo non può sentire il richiamo del caprimulgo o il gracidare delle rane di notte, attorno allo stagno?…ciò che accade alla terra, accade ai figli della terra. Se l’uomo sputa sul suolo, sputa su se stesso. Questo sappiamo… non e la terra che appartiene all’uomo ma l’uomo alla terra. Tutte le cose sono unite tra loro come il sangue che lega una famiglia. Ciò che accade alla terra accade ai figli della terra. Non è l’uomo che ha tessuto la ragnatela della vita; lui ne è solo un figlio. Ciò che fa alla ragnatela lo fa a se stesso.
Quando ho il cuore che sanguina, so che scenderà una lacrima. Senza colore. Nessuna lacrima si porta via quel rosso così vivo. È come se scindesse l’amore nelle due parti: la gioia e il dolore. Porta via il dolore, pallido e col sale che ancora brucia e preserva il colorito della gioia, per non farla morire del tutto.
Il contadino nell’orto di buon mattino ha già percorso mezzo cammino.
La saggezza sboccia nel tempio più segreto del tuo essere. Non è mai presa in prestito, non ha nulla a che vedere con il sapere, con l’informazione; non ha nulla a che fare con i testi sacri, le dottrine, i sistemi filosofici.È la tua esperienza personale, individuale ed autentica.
Il cuore e la ragione discutevano. E il dubbio sedeva tra loro.
Per riuscire a trovare la nostra vera essenza, dovremmo prima vivere tutti i sette peccati capitali.
Non c’è tranquillità nelle città dell’uomo bianco. Non si ode il fruscio delle foglie che si aprono in primavera né il frullare delle ali degli insetti… e cos’è la vita se un uomo non può sentire il richiamo del caprimulgo o il gracidare delle rane di notte, attorno allo stagno?…ciò che accade alla terra, accade ai figli della terra. Se l’uomo sputa sul suolo, sputa su se stesso. Questo sappiamo… non e la terra che appartiene all’uomo ma l’uomo alla terra. Tutte le cose sono unite tra loro come il sangue che lega una famiglia. Ciò che accade alla terra accade ai figli della terra. Non è l’uomo che ha tessuto la ragnatela della vita; lui ne è solo un figlio. Ciò che fa alla ragnatela lo fa a se stesso.