Pagina iniziale » Simone Ghisletti – Vita

Simone Ghisletti – Vita

Non limitatevi a fare il vostro, altrimenti morirete come tutti, dimenticati. Rompete le catene. Volate Liberi.

Similar Posts

  • Alan Campbell – Vita

    Devon: La vita non è altro che differenti gradazioni di dolore e di fame. Perché aggrapparsi a una simile sofferenza? Non aspetti di morire come tutti gli altri?Guardia: La vita è qualcosa di più che attendere la morte.Devon: E cosa? Procreare? Mettere al mondo altre bocche voraci che prolunghino la tua fame di un’altra generazione?Guardia: A te non piacciono le donne?

  • Sonia Sacco – Vita

    Ogni giorno scriviamo pagine di vita piene di emozioni, sensazioni, sentimenti e lo facciamo su più di un libro per volta. Alcuni di questi, si concludono presto e li riponiamo nell’enorme libreria che è la nostra esistenza, senza più prenderli in mano. Altri invece, rimangono aperti, non riusciamo mai a metterli via. Sono libri dove ci ritroviamo a scrivere più volte, anche a distanza di tempo tra la stesura di un capitolo e l’altra… non li concludiamo mai. Forse perché non troviamo mai il finale giusto da dare, o forse perché un finale certe storie non lo hanno proprio.

  • Andrea G. Pinketts – Vita

    Due parole. Giusto per uscire da un casino e infilarsi in un altro. Due parole, tipo “Ti amo”, dette controvoglia alla persona sbagliata o alla persona giusta che in quel momento non ne ha voglia. Due parole che possono pesare come due macigni rotti di cui ci si dimentica l’inevitabilità dei conseguenti sassolini. Due parole, le giuste due. Quelle che chiudono un discorso che non avrebbe meritato di essere stato aperto. Due parole per prendere le distanze dalle circostanze. Due parole per uscire da un tamponamento a catena, appiedato, e guarda un po’, solo sulle tue gambe. Il problema è che quelle due parole non escono mai al momento giusto. Ti tempestano i rimorsi e i rimpianti perché non sono state tempestive. Si ricomincia, signori, con poca sintesi e molta enfasi quando le due parole si moltiplicano. A questo punto, giustappunto, è meglio andare a capo. A capo di una situazione imbizzarrita ma non imbrigliabile. A capo e sul dorso di una vita che si rivela un cavallo di razza tanto più è incrociata. Un cavallo a un crocevia. Questa è la soluzione. Un cavallo piazzato improvvisamente spiazzato da tutte quelle croci che se ne vanno via. Due parole: “Vado via”. Mi correggo: “Forse torno”.