Sir Jo (Sergio Formiggini) – Vita
Lungo il fiume che scorre nero dalla valle all’apice del dolore, guerriero inerme, la prima e l’ultima battaglia, combatti.
Lungo il fiume che scorre nero dalla valle all’apice del dolore, guerriero inerme, la prima e l’ultima battaglia, combatti.
Un fiore è come il tempo che corre senza ritorno. Perché appassisce, stimola a vivere il presente più intensamente.
Scrivere è una forma sociale accettabile di schizofrenia.
Come si fa a non amare la vita, anche con un passato fatto di sofferenza indipendente dalla tua volontà, ed un futuro incerto tutto da inventare. Ma un presente meraviglioso che sarà il tuo passato e getterà le basi per un futuro radioso. Solo un pazzo può dire che la vita non è bella. L’amore è vita, tu sei vita.
Quanta cattiveria si erge dalle fondamenta dell’ipocrisia. Quanta falsità si arrampica e si insinua nelle viscere dell’incoscienza. No sono solo strappi al cuore queste realistiche condanne, ma ferite aperte che provocano infelicità e dolore a chi ne rimane vittima. Elaborare il lutto non vuol dire superarlo, come combattere la cattiveria non vuol dire sempre sconfiggerla. Troppa erbaccia afferra le nostre caviglie costringendoci a sopravvivere non a vivere! Questa è la dura realtà che dobbiamo tenere conto, ma sapendo anche che; se abbiamo il coraggio di affrontare i disordini e la cupidità della realtà, domani potremmo finalmente avere la meglio e sradicare tutte le erbacce che ostacolano il nostro cammino, (vivendo davvero).
La tasca è stato uno dei primi istinti dell’umanità ed è stata usata per molti anni prima che la razza umana avesse dei pantaloni su sui cucirla; la faretra per le frecce è un esempio e la sacca del canguro è un altro.
Se vuoi fare qualcosa che ti piace, che sai che ti farà star bene, non ti devi arrendere. Mai.