Siria Autiero – Libri
Le speranze di certi volti non te le scordi più.
Le speranze di certi volti non te le scordi più.
Quando sono con altra gente (mi è venuto in mente stasera, mentre facevo il bagno a mio figlio) – non importa se estranei o molto vicini – c’è un pensiero che non mi abbandona: sanno tutti fare con naturalezza ciò di cui io mi sento assolutamente incapace: mettere radici.
L’universo, per lui, finiva all’orlo di seta della sua sottana.
La gente, drogata dal telecomando, legge molto meno, mentre leggere è vivere, e chi non legge più è colto da asfissia morale.
Non mi sarebbe dispiaciuto far violare i suoi resti, assistere allo stupro del suo corpo privo di anima, fantasticandolo gemente, sensibile ai colpi inferti dai giovani. Nell’eccitazione chiusi gli occhi sfiorandole dolcemente la faccia, e d’improvviso mi vidi al suo posto: anche io, come lei, sarei morta.
Io ti scelsi tra tutte le donne perché tu ripetessi sulla terra il mio cuore che danza con le spighe o lotta senza quartiere quando occorre.Io ti chiedo dov’è mio figlio?Non m’attendeva in te, riconoscendomi, e dicendomi “chiamami per uscire sulla terra e continuare le tue lotte e i tuoi canti?”Rendimi mio figlio!L’hai dimenticato sulle porte del piacere, oh prodiga nemica, hai dimenticato che venisti a questo appuntamento, il più profondo, in cui entrambi, uniti, continueremo a dire per la sua bocca, amor mio, ahi, tutto ciò che non riusciamo a dirci quand’io t’innalzo in un’onda di fuoco e sangue, e si raddoppiala vita tra di noi, ricordati che qualcuno ci chiama come mai nessuno ci ha chiamato, e che non rispondiamo e restiam soli e codardi davanti alla vita che ci neghiamo.Prodiga, apri le porte e che nel tuo cuore il nodo cieco si disciolga e voli con il sangue e col mio per il mondo.
Ci sono storie che si materializzano e si animano nella mente quando si legge un libro che conosce le sue mete.