Carl William Brown – Società
La società è impegnata nel buffo gioco di guardia e ladri, sembra di assistere ad una commedia dove però i ruoli non sono ben definiti e gli onesti finiscono sempre in miseria.
La società è impegnata nel buffo gioco di guardia e ladri, sembra di assistere ad una commedia dove però i ruoli non sono ben definiti e gli onesti finiscono sempre in miseria.
In questo mondo tutto è relativo, arbitrario, convenzionale; nell’universo solo l’ignoranza è assoluta e perciò comanda.
La storia dell’umanità sembra sempre di più ad un fiore che marcisce prima ancora di sbocciare.
Se alcuni poeti sono maledetti, la società è stramaledetta.
Chi è contro il governo dell’imbecillità può essere un anarchico, ma chi è contro il governo della logica è senz’altro un’autorità.
Sulla carta i diritti dell’uomo sono stati creati da anni, ora bisogna crearli sulla pelle.
La democrazia non è altro che la dittatura di una maggioranza.
Nelle mani dei potenti la giustizia non è che uno strumento di governo come gli altri.
L’Occidente è davvero incorreggibile, non ha capito una cosa fondamentale, e cioè che il problema ebraico non è un problema degli ebrei, ma dell’umanità con se stessa.
Il mondo non è vero, ma è reale.
Per questa rivoluzione bisognerà dare tutto, bisognerà dare tutto e non sarà mai abbastanza.
Non siamo vittime nè del destino nè dell’ira di un Dio impazzito.La storia ufficiale, la menzogna come ragione di stato ci presentano come responsabili di un crimine ma, gniqualvolta cercano di spiegarlo, le parole fuggono dalle loro bocche, perchè non vogliono far parte del vocabolario della vergogna.
La più grande espressione culturale di un popolo è il suo ordinamento: noi fummo un popolo molto colto perchè il nostro ordinamento, poliedrico, pluralista, a volte dolcemente anarchico, ci orientava verso la vita.
In Italia è permesso tutto ciò che non è proibito. In Germania è proibito tutto ciò che non è permesso. In Inghilterra è proibito e permesso tutto allo stesso tempo. In Russia è proibito permettere qualcosa. In America non ci si può permettere di proibire qualcosa. In Francia non ci si chiede se qualcosa sia permessa o proibita.
Sono a favore della censura: ti affina la creatività, se qualcuno ti blocca sei costretto ad aggirare l’ostacolo. Detto questo, oggi non c’è censura e neanche satira.
Sin da quando il popolo ha conquistato il diritto di voto i burocrati si sono impegnati per rendere i sistemi di governo sempre più stupidi e caotici e purtroppo ci sono riusciti.
È assolutamente ridicolo che in una società inebriata dalla droga dell’imbecillità, si ritenga illegale e si condanni qualche disperato che cerca solo negli stupefacenti un banale antidoto contro la malvagità dell’universo.