Kahlil Gibran (Gibran Khalil Gibran) – Società
Chi ha bisogno di stimoli per compiere un’azione nobile, non la compirà mai.
Chi ha bisogno di stimoli per compiere un’azione nobile, non la compirà mai.
Perchè quando parliamo con Dio si dice che preghiamo e quando Dio parla con noi, veniamo definiti schizofrenici?
Ho scoperto che il mio certificato di nascita ha una data di scadenza.
Questo popolo di santi, di poeti, di navigatori, di nipoti, di cognati…
L’autocritica castra le idee sul loro nascere.
A son solo na formiga A son solo na formiga on sasseto, na supiàda na pajéta de sto gnaro na giosseta cascà lì ‘te sto mondo cussì belo ‘ndove l’àrfio del Signore ga inbastìo, dal dito al fato ste montagne e ste aque ciare. A son ‘pena on puntesèlo na sginséta del to pan Dio del celo e de sti boschi ma par ti, rento sto mondo son bastansa pàl to amor.Traduzione dal dialetto vicentino urbano: Sono soltanto una formica Sono soltanto una formica/ un sassolino, un soffio/ una pagliuzza di questo nido/ una gocciolina caduta lì/ in questo mondo così bello/ dove il respiro del Signore/ ha predisposto, in un attimo/ queste montagne e queste acque limpide./ Non sono che un punticino/ un pezzettino del tuo pane/ Dio del cielo e di questi boschi/ ma per te, in questo mondo/ sono abbastanza per il Tuo amore.
Se tutti convengono che l’arte del governare è difficile, come si pretende che possa essere buono un governo a cui partecipano molti?
Il discorso falso trae le mosse da una falsa premessa.
La storia di ogni società sinora esistita è storia di lotte di classi.
Il linguaggio è stato dato all’uomo per camuffare il suo pensiero.
Un’idea non è responsabile per le persone che la credono.
Se una cosa è dipesa da te, ti pesa: vale la difesa del chi fa da se
La perfetta politica è quella che fa di un uomo il perfetto animale politico.
L’ozio è un’appendice della nobiltà.
L’illusione è la gramigna più tenace della coscienza collettiva: la storia insegna, ma non ha scolari.
Il senso della storia si conquista facendone un po’.
Ciò che distingue il liberale dal conservatore è che, per quanto siano profondi i suoi convincimenti spirituali, egli non si riterrà mai autorizzato ad imporli ad altri.