Tonino Guerra (Antonio Guerra) – Società
Da un momento all’altro dovrò pur dire che non sto cercando soltanto la mia infanzia, ma addirittura l’infanzia del mondo.
Da un momento all’altro dovrò pur dire che non sto cercando soltanto la mia infanzia, ma addirittura l’infanzia del mondo.
È meglio rimanere semplici, forse fuori moda, ma fedeli a se stessi. Che essere manovrati da sistemi sociali antieducativi e conformistici, che ci rendono oggetti di omologazioni di massa.
Non è onestoma non sa esser ladro… è proprio un fallito.
Tutto dovrebbe discendere dalla giustizia,ma quando è ormai così in basso,sotto c’è soltanto lo strapiombo.
Il buon giornalista dovrebbe prima descrivere il fatto poi esprimere le proprie opinioni, purtroppo qualcuno ormai dimentica quasi completamente i fatti e si limita alle opinioni.
Non sono quattro mura a dare il senso di “casa”, ma l’amore di chi vi abita.
Perché mi devo vestire bene? Cos’è questa gentilezza nei confronti altrui?
L’Educazione civica, invisa da molti, è stata sostituita con la più moderna Educazione cinica. Per la gioia della società incivile.
Dimmi cosa hai studiato, così mi preparo per non farmi trovare impreparata nell’esporre, o no, le mie opinioni, idee, problemi, perché ho imparato che molti hanno la tendenza a dire, fare, consigliare e comportarsi secondo gli studi che hanno conseguito, solo che nella loro vita non sono riusciti a trovare soluzioni per sé, questo dimostra che tutti tendiamo a sbagliare, soprattutto a giudicare qualcosa o qualcuno senza vedere e ascoltare oggettivamente. Io non sono un caso ma una persona e con me la psicologia non funziona, non sono un’operazione matematica a cui bisogna trovare per forza il risultato esatto, non sono una risposta a cui chiedere una domanda, non sono una macchina che cammina finché c’è il carburante, non sono il numero della lotteria che se esce vince, non sono tante cose né tante persone, sono me stessa sempre col mio carattere imperfetto, i miei difetti esagerati, i miei pochi pregi che raramente emergono. Io sono io, tenermi così come sono o perdermi è una scelta.
Il tribunale è una arena dove troppe volte vince il più forte non chi è nella ragione, l’avvocato che fa assolvere un colpevole o fa dare il torto a chi non lo ha vince la sfida, fa bene il suo lavoro ma fa male alla vera giustizia, del resto ad un innocente fanno lo stesso danno sia i giudici scarsi che i grandi avvocati che spesso tutelano i peggiori.
Per cambiare molte cose dobbiamo per forza iniziare a disobbedire a qualcosa.
Chi serve lo stato serve il niente, chi serve il niente non serve a niente.
Ed oggi che sono i cittadini italiani ad essere esiliati nella disoccupazione, nell’inoccuppazione, nel sistema contributivo, nelle angherie del fisco, nel limbo delle inequità di chi non ha un parente potente, un amico importante, nella nuova schiavitù che non usa catene d’acciaio ma banconote di carta; ebbene oggi che senso ha la festa della repubblica italiana, luogo d’esilio di milioni di italiani sconfitti proprio dai loro rappresentanti e in tempo di pace?Che senso ha?
Vivo qui, in un mondo dove non vai avanti se non sei raccomandato, non fai nulla se non hai conoscenze mafiose. Vivo qui, in un’Italia senza futuro, in un’Italia dove il popolo è unito solo quando muore qualcuno o solo quando vince l’Italia. Qui, dove la gente vive solo per dare importanza a cose che non servono a nulla, anzi servono solo a fare un favore hai nostri politici, quello di distrarci in modo in cui non vediamo la realtà in modo in cui non pensiamo alla disoccupazione, il disagio che si crea con questa crisi. Aumentano le tasse, e noi siamo pronti a lamentarci per un singolo istante, senza reagire, senza ribellarsi, senza scendere nelle piazze e dire “No. Noi non siamo d’accordo!”. Siamo tutti bravi a dire forza italia! Sono orgogliosa/o di essere italiano/a, Ma che italiano sei? Che lasci il futuro dell’italia nelle mani di questi politici disonesti e “magna magna”? Ci hanno tolto il diritto di lavorare, e noi togliamoci il diritto di governare, perché loro non sono in grado. Loro vogliono distruggere quest’italia, fino a quando un giorno e penso anche da adesso viene chiamata “povera italia!” Svegliaa italia! Siamo persone, un popolo, non un gregge di pecore!
I poteri decidono il da farsi e per ottenere ciò che è utile ai loro interessi, diffondono a martello su di noi delle novità, delle idee, dei prodotti, fino a convincerci che siano per noi indispensabili. È così che creano i nostri “bisogni”, dando l’illusione ai nostri cervelli di poter scegliere liberamente.
Esistono ancora individui che non hanno visto la felicità e la sensibilità nemmeno da lontano, e ancora lodano maestri, messia, santi. Oppure addirittura idoli come politici, calciatori, cantanti e attori che guadagnano milioni su milioni per fare cazzate. Che tristezza, l’individuo mediocre loda sempre qualcuno mediocre.
La peggior epoca storica è quella in cui l’amore può essere acquistato, la passione ipotecata e la felicità un abbaglio sbiadito. L’epoca storica peggiore è quella in cui diventano artisti i mistificatori e i figli benedetti, i brutti divenire belli e gli svenduti parlare alla folla. L’epoca storica peggiore è quella in cui il potere passa agli aguzzini e il popolo non considera la propria schiavitù.