Società

Milco Fadda – Società

Se spendi un sacco di soldi nei giochi “dello Stato” è tutto regolare, mentre se gli stessi soldi li butti giocando “in nero” per scommesse o videopoker lo Stato ti mette a disposizione psicologi che ti devono “sdrogare” la mente. In più c’è da dire che il furbo Stato ha triplicato in settimana le giocate del superenalotto, sapendo benissimo che il 90% dei giocatori gioca sempre gli stessi numeri. Complimenti!

Massimiliano Catellani – Società

E voi pensate che si possa salvare un paese che da sessant’anni permette ai politici di prendere stipendi da nababbi (per dirne una, presidenti di province che guadagnano come il capo di stato francese ), di rubare a destra e a manca?Ha permesso alla gente di andare in pensione a quarant’anni, ai cechi di guidare, e di camminare a chi non ha le gambe. Ha permesso di avere un numero esorbitante di lavoratori statali e comunali come da nessun altra parte. Non permette ai giovani di creare attività di lavoro proprie, causa burocrazie e tasse infinite… quelle tasse infinite che pagano sempre gli stessi.Non permette agli italiani di vivere tranquillamente e lascia fare qualsiasi cosa agli stranieri.Devo allungare la lista? Non stupiamoci di esser ridotti come siamo. È il risultato di un paese, mai stato paese.

Domenica Borghese – Società

Nessuno può salvare il mondo, ma ognuno può scegliere di spegnere la “scatola vuota parlante”, uscire per le strade, osservare, ascoltare e parlare con la gente. Incontrarsi, unirsi, proporre idee, realizzare ideali per migliorarci e vivere alla pari. Il cambiamento non è un’utopia, e si può raggiungere se si cammina uniti, insieme, e non divisi tra bandiere di partiti i cui adepti fanno soltanto i propri interessi. Se poi le persone dei “neonati movimenti apartitici” si stringono le mani, (il tempo al presente è voluto) il cambiamento nasce, cresce, matura e migliora la vita di tutti; pensiamo ai bambini e alle bambine che sono gli uomini e le donne di un domani molto vicino, perché siamo noi, in parte, responsabili del loro futuro.

Alarico Francesco Abbamondi – Società

Viviamo una vita difficile ma non cerchiamo di capire i punti cardine del nostro mondo.Ci sforziamo a studiare il mondo delle persone che ci sono vicine come se fosse più bello, come se ci fosse più chiarezza nelle cose non nostre trascurando sempre di più il nostro mondo.Il problema è reciproco, ogni persona studia l’altra e pochi studiano se stessi ma noi per vivere abbiamo bisogno di noi stessi perché vivere secondo i criteri degli altri fa solo male e fa sentire inutili, crea disagi e incomprensioni.Sicuramente esplorare noi stessi fa paura ma alle volte siamo concentrati a capire cose difficili che servono poco per la vita quotidiana invece trascuriamo le cose semplici che servono a vivere ogni istante della vita e proprio questo trascurare ci fa vivere male.C’è chi la chiama corazza, c’è chi parla di rispetto per se stessi.Il problema è che noi spesso calpestiamo e ignoriamo pur di avvicinarci a noi ma non è questa la strada che ci porta a conoscere noi stessi. Non è incattivendosi con altri che ci si stima un giorno ognuno di noi capirà come entrare nel proprio mondo.