Elisa Palmieri – Società
La gente parla, inventa, crede, costruisce, crea e distrugge. Se pensasse prevalentemente a costruire, invece di distruggere, ad amare, invece di odiare; la società sarebbe migliore.
La gente parla, inventa, crede, costruisce, crea e distrugge. Se pensasse prevalentemente a costruire, invece di distruggere, ad amare, invece di odiare; la società sarebbe migliore.
C’è un ebreo ad Amsterdam che è stato espulso dagli altri ebrei poiché non riconosce alcun altro maestro a parte la luce.
Persino il Primo Ministro è solo un vigliacco. Anche due anni fa, quando la stazione orbitale di osservazione dove si trovava mia madre entrò in collisione con Tritone… Fu un incidente causato da uomini irresponsabili! Per nascondere il ritardo dei soccorsi, il governo dichiarò che era stata colpa di mia madre! Maledetti vigliacchi! Siete tutti dei vigliacchi! Irresponsabili! Incapaci! Siete la feccia dell’umanità!
L’uomo privilegiato politicamente o economicamente è un uomo intellettualmente e moralmente corrotto. È questa una legge sociale che non ammette eccezioni.
Il nostro sistema non regge senza i giovani.
Il male peggiore di questa società è andare così di corsa da non avere il tempo di aspettare che i bambini finiscano di giocare.
Ci illudiamo di poter combattere l’ignoranza e, a guerra persa, impariamo a conviverci.
Durante il giorno faccio diverse considerazioni sulla vita e sulle persone, per poi rendermi conto che voglio condividerle con voi.Sapete cosa penso?Che se una persona ha delle cose da dare fa bene a scrivere, fa bene a condividere i suoi pensieri; certo non tutti saranno d’accordo con me, ma è normale.Quello che non capisco è come mai c’è tanta gente vuota al giorno d’oggi, eppure non dovrebbe essere così.Un tempo quando avevamo pochissimi mezzi, le persone erano piene di saggezza, di bei modi di fare, e di ricchezza interiore.
La legge è uguale per tutti. Gli avvocati e i giudici no.
Dove sono i giusti, ne è rimasto ancora qualcuno? Purtroppo il popolo è occupato a cercare modi per sopravvivere e ha la mente stretta nel cappio di coloro che senza alcuna umanità decidono in sua vece cosa sia giusto e cosa sia sbagliato. Cerca il popolo di urlare il suo dolore ma il grido rimane strozzato in gola. Non ha più voce.
Abbiamo tutti qualcosa da imparare. Sperando che il maestro non pensi di saper già tutto.
Il razzista, quando colpisce un uomo, colpisce te, colpisce me, colpisce se stesso.
Viviamo in un società squallida e putrefatta, corrosa e corrotta, fino al midollo; la società ci rende avidi, consumisti, conformisti, bigotti; siamo pilotati dalle mode, dai luoghi comuni, dai sentito dire, dalle dicerie, dalle maldicenze; mondo ipocrita e falso, che ci propina falsi miti e una vita meschina e appiattita dalle mode e dall’ignoranza; non rimane che cercare le cose semplici e genuine, l’amicizia, un sorriso, una stretta di mano, voltando le spalle alla società.
Se l’1% di automazione attualmente impiegata per arricchire poche centinaia di persone sulla terra fosse invece impiegata per coltivare la terra in comunità non ci sarebbe neanche bisogno di energie alternative.
In questa società piena di regolamenti diventa quasi impossibile far rispettare la regola giusta. Non ci sono mai colpevoli, perché sono i “colpevoli” ad avere la presunzione di giustizia.
Tutti confusi, tutti strafusi, tutti infusi sugli usi degli elementi di vita quotidiana dove la voce dei rumori del baratro sociale degli usi sconsiderevoli ne fa prodotto di un altoforno a ciclo continuo. Meditate gente, meditate.
Questo nostro mondo è diviso in vincitori e vinti, dove i primi sono tre e i secondi tre miliardi. Come si può essere ottimisti?