Daniele Tartaglione – Società
Se il mondo va a puttane è perché le fondamenta della nostra vita sono state costruite sulle menzogne, anziché sulla verità.
Se il mondo va a puttane è perché le fondamenta della nostra vita sono state costruite sulle menzogne, anziché sulla verità.
Finché continueranno ad esistere sciacalli che hanno tutto da guadagnare dagli idioti, nel mondo ci saranno sempre soprusi, ingiustizie e violenze.
La scuola è quella istituzione che ti insegna l’uguaglianza tra i popoli e tra le classi sociali, ma ti fa alzare in piedi quando arriva il professore, e rimanere seduto quando arriva il custode.
La civiltà giuridica vorrebbe tendere alla giustizia perfetta, ma in questa ricerca dell’eterea perfezione molte ingiustizie restano impunite.
Ma che paura che ho d’essermi bruciato e aver creduto d’aver capito tutto, quando invece ancora adesso non ho capito niente. Niente, niente, niente! E niente alibi, niente balli o rinfreschi, ma veli pietosi stesi, al passaggio d’un povero naufrago che con Rimbaud tra le mani andava leggendo “democrazia” in mezzo a tutta questa bella gente.
Il mondo è un paroliere contorto e ambiguo. Io preferisco mettere in pratica i fatti.
Penso che l’AIDS possa essere sconfitto. Penso sia possibile vincere questa battaglia. È vincibile. Ma questo significa cambiare atteggiamento.
È già abbastanza brutto che la gente muoia di AIDS, ma nessuno dovrebbe morire d’ignoranza.
Quando nasci, più che un maschio o una femmina, per il sistema nasce uno studente ignorante, un consumatore, un contribuente, un vecchio da mantenere e da seppellire.
In questo mondo, il connubio perspicacia ed empatia nuoce gravemente alla salute… la propria.
La democrazia è la volontà di non arrendersi di fronte a qualsiasi forza, a qualsiasi potere che pretende di essere irresistibile.
Con la società che ci ritroviamo spesso facciamo determinate cose per dovere, mai per piacere, ed è la forma più ipocrita che possa esserci.
Provate ad immaginare quanto una condizione da “immigrato” sia una premessa per tutta una vita nell’anonimato.
L’Italia è la patria dei diritti per i furbi, e dei doveri per gli onesti.
Mi spaventa il fatto che milioni di persone prive di scrupoli e d’intelletto abbiano la supremazia in questo mondo.
La diversità non è un sospetto, è realtà sociale.
Quando un popolo non ricorda e non impara dai propri errori è pronto per la disperazione.