Maicol Cortesi – Solidarietà
Proviamo solo ad immaginare che quando acquistiamo qualcosa sia esattamente come un “mi piace”.
Proviamo solo ad immaginare che quando acquistiamo qualcosa sia esattamente come un “mi piace”.
La gente dovrebbe provare la vera sofferenza per capire che piangere per le cazzate è un insulto a chi le lacrime le nasconde da falsi sorrisi per non far vedere che soffre.
Le persone genuine sono per usare un linguaggio metaforico dei “fuoriclasse”. Ne sono pochissime su questa terra sazia di peccato, pochissime ma dolcissime, non hanno occhi per ingannare e bocche per tradire, non architettano ciò che è nocivo al prossimo, non sono calcolatori nemmeno maliziosi piuttosto sono generosi, premurosi, affettuosi, sono lucciole d’amore in un denso mondo fatto di tenebre!
Se anche oggi hai compiuto una buona azione aiutando qualcuno, ricevendo in cambio un sorriso, allora sai già come si sta in Paradiso.
Quante volte si fanno follie per qualcuno che non merita o non apprezza? Ma questo non deve demoralizzare perché non è importante, importante è il gesto che abbiamo fatto che già di suo è qualcosa di stupendo. Nessuno potrà toglierci o cancellare l’aver donato amore.
Abbiamo capito che siete angeli, ma per aiutare le persone bisogna scendere in terra.
Emergenza profughi: l’Italia con le ali del cuore li sorregge, la Padania con le ali degli avvoltoi li sommerge.
In un mondo di parole sontuose è indispensabile chiudere le bocche e aprire i cuori ai più bisognosi.
Chi sa essere umile, chi conosce la sofferenza, chi ha la sensibilità del cuore è in grado di comprendere ed apprezzare i valori fondamentali della vita e l’importanza delle piccole cose. Saranno loro i primi a tendere la mano, a donarti il poco che hanno e con il cuore.
Si dice che si resti sempre in debito verso chi è gentile con te. Ed è vero che si è in debito verso quelle anime che ti donano il loro cuore, il loro tempo. Il donare con il cuore non ha prezzo, non potrai mai ripagare un gesto così immenso.
“Non puoi capire i perdenti col tuo culo amico mio” scrisse Il grande Renato, perché sa cos’è la fame, perché sa cosa significa combatte ogni giorno nella vita.
Sull’isola, accanto al fuoco, ti conti i problemi. Nel villaggio, intorno al fuoco, racconti di come fosti aiutato coi tuoi problemi.
Ti auguro che anche il tuo cielo sia limpido da nuvole, che sia adornato di sorrisi, che il sole illumina la tua strada, che tu abbia sempre il sorriso sul tuo viso ma soprattutto nel tuo cuore.
Gli esseri speciali non si sentono tali, hanno il cuore così grande da fare qualsiasi cosa per gli altri senza il bisogno di sentirsi dire “grazie”.
Non basta un dir solo grazie, per avermi resto questa vitameno faticosa da viverla. Questa strada di vita è sta come una strada disastrata, e tu hai fatto in modo che io non inciampassi troppe volte e hai attenuato le mie cadute quando cadevo, e io non posso dirti che grazie, anche se non è sufficiente per il bene che hai fatto a me,ma posso dirti grazie che tu esista
Un piccolo gesto, un piccolo pensiero, può essere un grande regalo.
Siamo confinati sopra questa terra, questo ci rende uguali, anche se diversi.