Solone – Morte
Non definire un uomo felice finché non muore: tutt’al più, egli è fortunato.
Non definire un uomo felice finché non muore: tutt’al più, egli è fortunato.
Meno male che non si pensa alla morte, altrimenti non si avrebbe alcuna ambizione.
È male lasciarsi tanto assorbire dalla legge divina da dimenticare la legge umana. La morte appartiene a Dio soltanto. Con quale diritto gli uomini si valgono di una cosa sconosciuta?
Bisogna morire più volte a se stessi per non morire senza essersi mai conosciuti.
In fondo, non è così male morire per chi… non ha mai conosciuto la gioia di vivere.
Siamo attimi di un tempo che giunge a un traguardo certo: la fine!
L’immortalità sta nel ricordo che la gente ha di un essere umano. Quando una persona viene dimenticata, in quel caso, e solo in quel caso, muore veramente.