Sonia Regis – Figli e bambini
Amarsi con la stessa spontaneità dei bambini serve a dare all’amore la sua vera e dolcissima essenza.
Amarsi con la stessa spontaneità dei bambini serve a dare all’amore la sua vera e dolcissima essenza.
Oggi ti arrabbi, quando ti dico “no”Domani, forse, comprenderaiche ti stavo solo amandoancora un altro po’…
Un bambino è l’amore più bello messo al mondo.
Finché al mondo ci saranno bimbi che moriranno di fame, Gesù diserterà le nostre tavole imbandite.
Quando erano piccoli i miei figliho impresso quel viso di dopo che avevano fatto un guaio,mi guardavano con occhi da cerbiattie mi dicevano ingannandomi innocentementenon lo faccio più.Mi mancano quegli annie mi manca forse anche quando io da piccolalo dicevoperché ora che sono una donnavorrei tanto essere perdonatae vedere il sorriso sotto i baffiche sa che succederà ancorama tenta di perdonarti.Noi adulti ci impegniamo sistematicamente ad appesantirci la vita.
Noi mamme speciali siamo belle, nelle nostre insicurezze e nelle nostre paure. Belle, nella stanchezza della sera o al mattino con le occhiaie, perché abbiamo trascorso la notte a “consolare”. Siamo belle nel nostro essere leonesse, anche con le mani “infermiere” che tremano, negli angoli delle nostre bocche quando abbozziamo un sorriso “che domani andrà meglio”. Siamo belle quando “nude” di fronte al dolore e spesso di nascosto, piangiamo lacrime d’amore, quando pensiamo di non farcela e cadiamo ma poi ci rialziamo sempre e continuiamo ad amare, a sognare e a urlare, sì a urlare perché la vita ci deve ascoltare!
Ma io ti perdono mamma; non tornare al nulla con me, io nascerò un’altra volta.
Oggi ti arrabbi, quando ti dico “no”Domani, forse, comprenderaiche ti stavo solo amandoancora un altro po’…
Un bambino è l’amore più bello messo al mondo.
Finché al mondo ci saranno bimbi che moriranno di fame, Gesù diserterà le nostre tavole imbandite.
Quando erano piccoli i miei figliho impresso quel viso di dopo che avevano fatto un guaio,mi guardavano con occhi da cerbiattie mi dicevano ingannandomi innocentementenon lo faccio più.Mi mancano quegli annie mi manca forse anche quando io da piccolalo dicevoperché ora che sono una donnavorrei tanto essere perdonatae vedere il sorriso sotto i baffiche sa che succederà ancorama tenta di perdonarti.Noi adulti ci impegniamo sistematicamente ad appesantirci la vita.
Noi mamme speciali siamo belle, nelle nostre insicurezze e nelle nostre paure. Belle, nella stanchezza della sera o al mattino con le occhiaie, perché abbiamo trascorso la notte a “consolare”. Siamo belle nel nostro essere leonesse, anche con le mani “infermiere” che tremano, negli angoli delle nostre bocche quando abbozziamo un sorriso “che domani andrà meglio”. Siamo belle quando “nude” di fronte al dolore e spesso di nascosto, piangiamo lacrime d’amore, quando pensiamo di non farcela e cadiamo ma poi ci rialziamo sempre e continuiamo ad amare, a sognare e a urlare, sì a urlare perché la vita ci deve ascoltare!
Ma io ti perdono mamma; non tornare al nulla con me, io nascerò un’altra volta.
Oggi ti arrabbi, quando ti dico “no”Domani, forse, comprenderaiche ti stavo solo amandoancora un altro po’…
Un bambino è l’amore più bello messo al mondo.
Finché al mondo ci saranno bimbi che moriranno di fame, Gesù diserterà le nostre tavole imbandite.
Quando erano piccoli i miei figliho impresso quel viso di dopo che avevano fatto un guaio,mi guardavano con occhi da cerbiattie mi dicevano ingannandomi innocentementenon lo faccio più.Mi mancano quegli annie mi manca forse anche quando io da piccolalo dicevoperché ora che sono una donnavorrei tanto essere perdonatae vedere il sorriso sotto i baffiche sa che succederà ancorama tenta di perdonarti.Noi adulti ci impegniamo sistematicamente ad appesantirci la vita.
Noi mamme speciali siamo belle, nelle nostre insicurezze e nelle nostre paure. Belle, nella stanchezza della sera o al mattino con le occhiaie, perché abbiamo trascorso la notte a “consolare”. Siamo belle nel nostro essere leonesse, anche con le mani “infermiere” che tremano, negli angoli delle nostre bocche quando abbozziamo un sorriso “che domani andrà meglio”. Siamo belle quando “nude” di fronte al dolore e spesso di nascosto, piangiamo lacrime d’amore, quando pensiamo di non farcela e cadiamo ma poi ci rialziamo sempre e continuiamo ad amare, a sognare e a urlare, sì a urlare perché la vita ci deve ascoltare!
Ma io ti perdono mamma; non tornare al nulla con me, io nascerò un’altra volta.