Sonia Sacco – Destino
Certi incontri, sono solo brutti scherzi che il destino, ogni tanto, si diverte a tirare. Vivili come tali, accantonali, ma soprattutto Vai avanti per la tua strada.
Certi incontri, sono solo brutti scherzi che il destino, ogni tanto, si diverte a tirare. Vivili come tali, accantonali, ma soprattutto Vai avanti per la tua strada.
In questo mondo ci sei anche tu. Non domandarti perché non cambia, forse aspetta che sia tu a farlo, magari aprendo quella porta che da sempre tieni chiusa.
Sai, quando chiudi la porta, non stai lasciando solo il brutto fuori. Spesso non permetti neanche alle piccole cose belle di entrare a riempirti la vita.
Quando hai la sensazione che il destino ti vuole mettere i bastoni tra le ruote, per sicurezza vai in giro a piedi.
A me m’ha sempre colpito questa faccenda dei quadri. Stanno su per anni, poi senza che accada nulla, ma nulla dico, fran, giù, cadono. Stanno lì attaccati al chiodo, nessuno gli fa niente, ma loro a un certo punto, fran, cadono giù, come sassi. Nel silenzio più assoluto, con tutto immobile intorno, non una mosca che vola, e loro, fran. Non c’é una ragione. Perché proprio in quell’istante? Non si sa. Fran. Cos’é che succede a un chiodo per farlo decidere che non ne può più? C’ha un’anima, anche lui, poveretto? Prende delle decisioni? Ne ha discusso a lungo col quadro, erano incerti sul da farsi, ne parlavano tutte le sere, da anni, poi hanno deciso una data, un’ora, un minuto, un istante, è quello, fran. O lo sapevano già dall’inizio, i due, era già tutto combinato, guarda io mollo tutto tra sette anni, per me va bene, okay allora intesi per il 13 maggio, okay, verso le sei, facciamo sei meno un quarto, d’accordo, allora buonanotte, ‘notte. Sette anni dopo, 13 maggio, sei meno un quarto, fran. Non si capisceÈ una di quelle cose che è meglio che non ci pensi, se no ci esci matto. Quando cade un quadro. Quando ti svegli un mattino, e non la ami più. Quando apri il giornale e leggi che è scoppiata la guerra. Quando vedi un treno e pensi io devo andarmene da qui. Quando ti guardi allo specchio e ti accorgi che sei vecchio. Quando, in mezzo all’Oceano, Novecento alzò lo sguardo dal piatto e mi disse: “A New York, fra tre giorni, io scenderò da questa nave”.Ci rimasi secco.
Lo sguardo è complice in un destino che si ha scelto di percorrere in due…
Le scelte le avete. Potete scegliere la gioia anziché la disperazione. Potete scegliere la felicità anziché le lacrime. Potete scegliere l’azione anziché l’apatia. Potete scegliere il progresso anziché la stagnazione. Potete scegliere voi. Potete scegliere la vita.