Sonia Sacco – Ricordi
Siamo dei masochisti, consapevoli di esserlo. Ci torturiamo così a lungo ricordando situazioni che ci hanno fatto soffrire, quando invece sarebbe così salutare a volte dirsi un ironico. “Ma chi se ne frega!”
Siamo dei masochisti, consapevoli di esserlo. Ci torturiamo così a lungo ricordando situazioni che ci hanno fatto soffrire, quando invece sarebbe così salutare a volte dirsi un ironico. “Ma chi se ne frega!”
Forse un giorno ma ora la pioggia invade gli sguardi evocando ricordi, resuscitando fantasmi.
Di Notte resto sveglio e tra le pareti della mia casa, ascolto il silenzio e parlando al cuore che mi illumina quello che fu.
Per lei era così semplice. Complicarsi la vita, era da sempre la cosa che le riusciva meglio e malgrado le passate esperienze l’avessero segnata, continuava a ripetere gli stessi, identici, errori. Ogni volta.
Puoi dimenticare i ricordi ma non le persone. Quelle ti si appiccicano agli occhi, come sabbia sulle mani.
Alla fine ciò che conta è quanto hai provato, quanto ti sei messo in gioco. Ciò che poi hai raggiunto non importa. C’era sì una grande posta in gioco, ma quella era solo il pretesto per cominciare la partita.
L’odore dopo la pioggia, il salato sulle labbra dopo le lacrime, la speranza di una seconda possibilità.
Forse un giorno ma ora la pioggia invade gli sguardi evocando ricordi, resuscitando fantasmi.
Di Notte resto sveglio e tra le pareti della mia casa, ascolto il silenzio e parlando al cuore che mi illumina quello che fu.
Per lei era così semplice. Complicarsi la vita, era da sempre la cosa che le riusciva meglio e malgrado le passate esperienze l’avessero segnata, continuava a ripetere gli stessi, identici, errori. Ogni volta.
Puoi dimenticare i ricordi ma non le persone. Quelle ti si appiccicano agli occhi, come sabbia sulle mani.
Alla fine ciò che conta è quanto hai provato, quanto ti sei messo in gioco. Ciò che poi hai raggiunto non importa. C’era sì una grande posta in gioco, ma quella era solo il pretesto per cominciare la partita.
L’odore dopo la pioggia, il salato sulle labbra dopo le lacrime, la speranza di una seconda possibilità.
Forse un giorno ma ora la pioggia invade gli sguardi evocando ricordi, resuscitando fantasmi.
Di Notte resto sveglio e tra le pareti della mia casa, ascolto il silenzio e parlando al cuore che mi illumina quello che fu.
Per lei era così semplice. Complicarsi la vita, era da sempre la cosa che le riusciva meglio e malgrado le passate esperienze l’avessero segnata, continuava a ripetere gli stessi, identici, errori. Ogni volta.
Puoi dimenticare i ricordi ma non le persone. Quelle ti si appiccicano agli occhi, come sabbia sulle mani.
Alla fine ciò che conta è quanto hai provato, quanto ti sei messo in gioco. Ciò che poi hai raggiunto non importa. C’era sì una grande posta in gioco, ma quella era solo il pretesto per cominciare la partita.
L’odore dopo la pioggia, il salato sulle labbra dopo le lacrime, la speranza di una seconda possibilità.