Sonia Sacco – Stati d’Animo
Ci si adagia su ciò che si conosce, perché niente e nessuno può darci la certezza che con il passare del tempo il “divano” cambiato sia confortevole e comodo come quello buttato.
Ci si adagia su ciò che si conosce, perché niente e nessuno può darci la certezza che con il passare del tempo il “divano” cambiato sia confortevole e comodo come quello buttato.
E pensa al Cuore, così piccolo, incontrollabile, quante cose può far funzionare e quante altre può contenere, e soprattutto a quanta forza ha per sostenere quel peso immateriale che a volte gli grava addosso.Pensa a Lui, nonostante tutto, va e non si ferma.
Se il ricordo vive anche oggi non è passato, ma ancora presente.
Sono il disperato, la voce senza eco… colui che tutto ebbe, colui che tutto perse.
Mi è sempre piaciuto il verbo sentire. Lui mi sentiva. Sentirlo addosso, con un abbraccio. Mi faceva sentire “bella”. Sentirmi importante, giusta. Sentirlo ridere e fermare il tempo. Sentire la sua voce sussurrarmi “resta, abbracciami”… Mi sentivo. Con lui mi sentivo e basta.
Liberi tutti, di sperare, di sognare, di volare con un litro di miscela ed un paio di ali posticce: dare due mani di colore verde e se serve un pizzico di rosa.
Qualche volta ho la sensazione di aver capito tutto. Invece, tutto m’è sfuggito.