Sonia Sacco – Tristezza
Il dolore deve essere vissuto, pianto, urlato. Nascosto nel cuore, taciuto nell’animo, trova il tempo per mettere radici profonde, poi difficili da estirpare.
Il dolore deve essere vissuto, pianto, urlato. Nascosto nel cuore, taciuto nell’animo, trova il tempo per mettere radici profonde, poi difficili da estirpare.
Ognuno vive il dolore a modo suo: quello che per me è superficiale, per un altro potrebbe essere letale.
Impari a non fidarti, a tenere lontano tutto e tutti. Impari a contare solo su te stessa, a curarti da sola le ferite quando la vita infierisce. Impari a piangere in silenzio, a mascherare il dolore dietro ad un sorriso falso. Impari che è nel momento in cui riesci di nuovo a respirare che l’onda successiva si abbatte con forza su di te riportandoti a fondo. Impari che puoi anche scegliere di fartelo un po’ in compagnia questo viaggio che si chiama Vita, ma in fondo l’amara realtà è che siamo tutti più o meno soli… e forse per ciò che porti “dentro” di te, tu sei una solitaria in mezzo ad una moltitudine di solitudini.
Non essere triste per ciò che non hai, ma vivi per ciò che ti è stato donato.
Diciamo che non temo il dolore ne le delusioni. Temo molto di più i falsi amici, i falsi ti voglio bene. Temo di confidare le mie paure, i miei pensieri a qualcuno che poi mi tradirà usandoli contro di me. Ho paura di rendermi conto di aver sbagliato tutto, di aver scelto le persone sbagliate, di non aver capito chi meritava la mia stima, la mia fiducia e il mio bene.
È da giorni me le porto dentro, per non farle vedere, nasconderle agli occhi degli altri, evitare gli sguardi per non mostrale, stare in silenzio per non far sentire la voce rotta dal quel senso di tristezza che alberga dentro di me. È da giorni, mesi, anni, ormai che combatto tra me e le mie lacrime.
Forse essere tristi è proprio questo. Sentire il cuore immobile, la mente che elabora centinaia di pensieri che non riescono a tradursi in parole, l’equilibrio spezzato…