Sonia Sacco – Vita
Ognuno di noi dovrebbe essere libero di scegliere quando e come proseguire il proprio “cammino”, ma la verità è che, se non la vita, c’è sempre qualcuno, o qualcosa, che poi decide per noi.
Ognuno di noi dovrebbe essere libero di scegliere quando e come proseguire il proprio “cammino”, ma la verità è che, se non la vita, c’è sempre qualcuno, o qualcosa, che poi decide per noi.
Sono un fallito pienamente realizzato!
La vita era come un porto: gente che andava e veniva di continuo e che non si fermava mai più del dovuto.
Con l’andare degli anni ci si rende conto di non aver mai vissuto mai per scelta personale. Vittime di un gioco ordito chissà da quale Dio, siamo solo pedine posizionate su una grande scacchiera che è la vita, manovrata da una contorta entità chiamata destino.
La cosa più strana della vita è la totale mancanza di accordo tra teoria e pratica della vita.
Il peso più grande che il nostro cuore fatica a portare, è la consapevolezza della nostra impotenza di fronte alle ingiustizie e alle condizioni senza alternativa.
La vita permette di scegliere, di scegliere chi merita di restarti vicino e camminare al tuo fianco e qualsiasi ruolo decida di farlo o tu decida di dargli deve meritarselo. Le persone che ti fanno sentire “niente” la maggior parte delle volte sono il “niente”. La mia sicurezza, quella sicurezza di me di cui nel tempo ho preso consapevolezza mi permette di valutare tutto questo. Nessuno è migliore di un altro o peggiore… Siamo solo diversi. Sono fiera di scegliere con chi proseguire e altrettanto fiera di me, quando con un sorriso lascio qualcuno dietro me dicendo “Saresti solo tempo perso”.
Sono un fallito pienamente realizzato!
La vita era come un porto: gente che andava e veniva di continuo e che non si fermava mai più del dovuto.
Con l’andare degli anni ci si rende conto di non aver mai vissuto mai per scelta personale. Vittime di un gioco ordito chissà da quale Dio, siamo solo pedine posizionate su una grande scacchiera che è la vita, manovrata da una contorta entità chiamata destino.
La cosa più strana della vita è la totale mancanza di accordo tra teoria e pratica della vita.
Il peso più grande che il nostro cuore fatica a portare, è la consapevolezza della nostra impotenza di fronte alle ingiustizie e alle condizioni senza alternativa.
La vita permette di scegliere, di scegliere chi merita di restarti vicino e camminare al tuo fianco e qualsiasi ruolo decida di farlo o tu decida di dargli deve meritarselo. Le persone che ti fanno sentire “niente” la maggior parte delle volte sono il “niente”. La mia sicurezza, quella sicurezza di me di cui nel tempo ho preso consapevolezza mi permette di valutare tutto questo. Nessuno è migliore di un altro o peggiore… Siamo solo diversi. Sono fiera di scegliere con chi proseguire e altrettanto fiera di me, quando con un sorriso lascio qualcuno dietro me dicendo “Saresti solo tempo perso”.
Sono un fallito pienamente realizzato!
La vita era come un porto: gente che andava e veniva di continuo e che non si fermava mai più del dovuto.
Con l’andare degli anni ci si rende conto di non aver mai vissuto mai per scelta personale. Vittime di un gioco ordito chissà da quale Dio, siamo solo pedine posizionate su una grande scacchiera che è la vita, manovrata da una contorta entità chiamata destino.
La cosa più strana della vita è la totale mancanza di accordo tra teoria e pratica della vita.
Il peso più grande che il nostro cuore fatica a portare, è la consapevolezza della nostra impotenza di fronte alle ingiustizie e alle condizioni senza alternativa.
La vita permette di scegliere, di scegliere chi merita di restarti vicino e camminare al tuo fianco e qualsiasi ruolo decida di farlo o tu decida di dargli deve meritarselo. Le persone che ti fanno sentire “niente” la maggior parte delle volte sono il “niente”. La mia sicurezza, quella sicurezza di me di cui nel tempo ho preso consapevolezza mi permette di valutare tutto questo. Nessuno è migliore di un altro o peggiore… Siamo solo diversi. Sono fiera di scegliere con chi proseguire e altrettanto fiera di me, quando con un sorriso lascio qualcuno dietro me dicendo “Saresti solo tempo perso”.