Søren Aabye Kierkegaard – Politica
La nave è ormai in preda al cuoco di bordo e ciò che trasmette al microfono del comandante non è più la rotta, ma ciò che mangeremo domani.
La nave è ormai in preda al cuoco di bordo e ciò che trasmette al microfono del comandante non è più la rotta, ma ciò che mangeremo domani.
Il cretino applaude anche chi raglia, soprattutto quando si avvicinano le elezioni.
Meno politica e più birra, per sorridere di più e dormire più sereni.
Le menti mediocri condannano abitualmente tutto ciò che oltrepassa le loro capacità.
Qualunquemente e infattamente ‘n tu culu.
Ormai non c’è più la politica, ma solo delinquenza, menzogna e potere.La gente comune, non fa parte dell’élite, quindi rimane a guardare impotente.
Non c’è da meravigliarsi che non pochi in italia invochino una dittatura.Quando i soprusi, le violenze e le ingiustizie tipiche delle dittature è uno stato “democratico” ad imporle, il comune cittadino ha solo il problema del cambiar di bastone.La differenza è che un dittatore impone di persona, si assume le responsabilità, uno stato delega i suoi, diluisce le responsabilità su terzi,opposizione, burocrazia, funzionari.In un processo un dittatore avrebbe difficoltà ad incolpare altri, invece i politici si difenderebbero addossando le responsabilità gli uni agli altri, ne più ne meno che come fanno da sempre, anche adesso.Purtroppo però continuano a farlo in televisione e sui giornali e per continuare a stare al potere e non in un aula di tribunale per difendersi dal rischio della galera.