Søren Aabye Kierkegaard – Religione
Voler provare l’esistenza di Dio è il colmo del ridicolo.
Voler provare l’esistenza di Dio è il colmo del ridicolo.
Se Cristo e suo Padre hanno aggiunto la seconda matrice all’universo, che lo brucia inesorabilmente verso il nulla, rapendo quello che non spettava loro, a chi o a cosa l’hanno tolta, condannando anch’esso insieme a loro?
Non si può non scegliere.
Il più mostruoso e il più concreto dei miracoli.
Mi hanno insegnato che Dio è raggiungibile, ma irraggiungibile all’uomo.
Il Signore e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una sola carne.
Il livello d’intensità fluttua a seconda dei tempi e dei luoghi, ma è una verità incontestabile che la religione non si accontenta – e sul lungo periodo non può farlo – delle proprie straordinarie pretese e delle proprie sublimi certezze. Essa deve cercare di interferire con la vita dei non credenti, degli eretici o degli adepti delle altre fedi. Può parlare di beatitudine nell’altro mondo, ma vuole il potere in questo. E non c’è da aspettarsi altro. In fin dei conti è uh prodotto esclusivamente umano. E non avendo fiducia in ciò che essa stessa predica non può consentire alla coesistenza delle altre fedi.