Søren Aabye Kierkegaard – Stati d’Animo
La fede si può definire un’illogica fiducia nel verificarsi dell’improbabile.
La fede si può definire un’illogica fiducia nel verificarsi dell’improbabile.
Quante parole si scrivono ma non si dicono.
È il momento propizio per afferrare una delusione.
Sorrido sempre anche quando dentro ho i temporali.
E mi domando come posso fare a chiamare passato, ciò che è ancora presente.
Era lì seduto e pensava. Pensava che erano i suoi ultimi pensieri. E a chi poteva o doveva dedicarli. Sentiva la sua faccia e il vento e la terra. Sorrise. Uno sbuffo dalle sue labbra spazzò via un minuscolo insetto dalle catene… ecco, le catene gli facevano paura. Qualche lacrima, per prendere un po’ di tempo? Si buttò come fosse stato, all’improvviso, spintonato. Fine.
Molte volte viviamo in disordini creati dai nostri pensieri. Viviamo in disordini che non ci appartengono, che non ci lasciano vivere, che ci opprimono. Tutto inizia quando i discorsi finiscono, quando le attenzioni mancano. Quando l’amore sparisce o finisce ed i silenzi diventano scudo che non ci protegge ma ci distrugge. Viviamo guardando incessantemente al passato, quando invece basterebbe ridare poesia al nostro cuore, basterebbe fregarsene e pensare a noi, alle nostre forze alle nostre e uniche emozioni e proseguire.