Søren Aabye Kierkegaard – Vita
Imparare qualcosa, non c’è nessuno che lo voglia; essere lusingato, ci sono migliaia e migliaia che lo vogliono.
Imparare qualcosa, non c’è nessuno che lo voglia; essere lusingato, ci sono migliaia e migliaia che lo vogliono.
Si dice che i figli siano l’unica cosa per cui vale l’espressione “per sempre”.
Anche se la vita la vedi come un bicchiere mezzo pieno, che sia del migliore vino!
Il merito della vita non sta nella quantità dei giorni, ma nell’uso che ne facciamo di essi.
La vita è la scatola nella quale permettiamo agli altri di “frugare” ma che possiamo anche chiudere quando vogliamo, senza permettere che ci portino via niente.
Felicità! Ecco qualcosa che tutti desideriamo ma che pochi riescono a raggiunger. Da cosa è condizionata? Forse dall’età, dalla bellezza, dalla ricchezza, dalla salute, dalla cultura, dalla libertà di lavoro, dalla posizione sociale? La felicità è uno stato mentale che possiamo conseguire, basta volerlo. “La felicità non ha prezzo, non si può comprare. La felicità però si può imparare”. Riusciamo ad essere felici nel momento in cui decidiamo di cambiare ciò che è possibile cambiare, quindi di gioire del bicchiere mezzo pieno anziché piangere sul bicchiere mezzo vuoto! La felicità non è un punto di arrivo ma scaturisce da un apprendimento del vivere bene dove occorre abituarsi ad accettarsi, amarsi senza condizioni, scegliere situazioni gratificanti, essere ottimisti, saper vedere il meglio delle cose, avere fiducia in se stessi, lasciare spazio alle proprie emozioni, imparare ad accettare i propri limiti, proteggersi dalle paure reali o immaginarie, dalle nostre e altrui denigrazioni… ma innanzitutto scegliere di vivere con gioia.
Strana la gente, passa la prima metà della vita a costruirsi prigioni in cui passerà tristemente la seconda metà della vita.