Soren Kierkegaard – Filosofia
Io ho un solo amico, è l’eco: e perché è mio amico? Perché io amo il mio dolore e l’eco non me lo toglie. Io ho un solo confidente, è il silenzio della notte. E perché è il mio confidente? Perché il silenzio tace.
Io ho un solo amico, è l’eco: e perché è mio amico? Perché io amo il mio dolore e l’eco non me lo toglie. Io ho un solo confidente, è il silenzio della notte. E perché è il mio confidente? Perché il silenzio tace.
La gramigna cresce malignae ovunque si arrigna,il fiore buonocresce solo dove lo cura l’uomo.Non nasce spontaneala ricchezza umana.
Sublime è il senso di sgomento che l’uomo prova di fronte alla grandezza della natura sia nell’aspetto pacifico, sia ancor più, nel momento della sua terribile rappresentazione, quando ognuno di noi sente la sua piccolezza, la sua estrema fragilità, la sua finitezza, ma, al tempo stesso, proprio perché cosciente di questo, intuisce l’infinito e si rende conto che l’anima possiede una facoltà superiore alla misura dei sensi.
Ho visto in viso la verità una sola volta: era mascherata.
Dimenticare è l’arte più difficile che noi essere umani riusciamo ad eseguire, se riusciremo anche in piccola parte ad impararla, forse ci godremo di più questa vita e sopratutto riusciremo a non ferirci.
Prima o poi la menzogna è costretta ad abbassare gli occhi, di fronte lo sguardo della verità.
Chi spera stando fermo muore sperando.