Marco Giannetti – Sport
Giocare al calcio fa bene al cuore… giocare con il cuore fa bene al calcio.
Giocare al calcio fa bene al cuore… giocare con il cuore fa bene al calcio.
Diffida di chi, nato a Palermo, fa il tifo per la Juventus… di chi, nato a Treviso, tifa Inter… di chi, nato a San Benedetto del Tronto, tifa il Milan… di chi nato sotto la Lanterna di Genova tifa Sampdoria. Chi tradisce la propria città di tutto è capace.
Illumina dalla Lanterna la Genova del Grifone. Il Genoa è padre, fratello, più spesso la tua donna, amante del quale provi l’orgoglio che sia amata da tanti, non può tradirti essendo dentro te. Genoanità è Genovesità, l’amor di patria, appartenere alla storia, o meglio, essere la storia. Essere, chi genovese, con giubba rossa e pantaloni blu unì l’Italia. Essere, chi genovese, navigò oceani blu per scoprire terre di popoli con la pelle rossa. Genova Repubblica Marinara, storia del mondo. Genoa 1893, compagine internazionale, mette i primi scarpini allo stivale.
Amato “stivale italico” ricorda sempre che fu il Magico Grifone Genoano a metterti gli scarpini.
Se non credi in te stesso perché gli altri dovrebbero farlo?
Quando sento parlare di immagine, penso immediatamente a certi bei limoni che poi, al momento dell’apertura, sono completamente senza sugo.
E mister Trap prende appunti sul suo tacchino.
Undici gambe abbiamo noi, undici gambe hanno loro.
…Si andiamo a giocare giù in Svezia…
Perché, in campo dovrei correre? La terra è rotonda, la palla pure, sono sicuro che prima o poi passerà dalle mie parti.
Marcare a uomo? Non dirò mai a un mio calciatore di giocare solo per controllare un avversario.
Se io sciolgo il mio cane, lui gioca meglio di Perdomo.
Gli Yankees hanno nominato il loro nuovo manager: Joe Girardi. Diventare manager degli Yankees è un po’ come sposare Pamela Anderson. Sai che verrai presto sostituito, ma è comunque una bella opportunità.
L’errore peggiore è pensare che quello che conta più di tutto in una partita sia vincere. Niente affatto. Quello che conta è la gloria. È giocare con stile, con bellezza, è andare in campo e travolgere l’avversario, non aspettare che sia l’avversario a farsi avanti e così morire di noia.
Certo che non ho portato mia moglie a vedere il Rochdale come regalo d’anniversario: credete che mi sarei sposato durante il campionato? Ah, e poi giocava la squadra riserve…
Se l’Everton giocasse nel giardino sotto casa chiuderei le tende.
In un club c’è una Santa Trinità: i giocatori, il tecnico e i tifosi. I dirigenti non c’entrano. Loro firmano solo gli assegni.