Stanislaw Jerzy Lec – Cielo
Che l’uomo sia lacerato dal cielo e dalla terra, pazienza, ma il peggio è che alla fine del cielo vuole il brandello che è stato strappato dall’inferno, e l’inferno è affamato di quello conquistato dal cielo.
Che l’uomo sia lacerato dal cielo e dalla terra, pazienza, ma il peggio è che alla fine del cielo vuole il brandello che è stato strappato dall’inferno, e l’inferno è affamato di quello conquistato dal cielo.
Una notte sui tetti.
Piove, il tempo scorre, come la vita, come la pioggia!
Ogni astro che si rispetti ha i suoi satelliti in orbita: sta a noi saper…
Il debole muoversi delle stelle non è movimento, ma respiro del cielo.
La luna in cielo, dolce interlocutrice di pensieri… a lei ci si rivolge facendo domande, chiedendo risposte, raccontando sogni, ma solo un poeta dell’anima può ascoltare e piangere e ridere con lei di se stesso, accudito dal sollievo dei suoi riflessi!
Un cielo senza stelle, è come un mare senza pesci.