Luigi Augusto Belli – Stati d’Animo
Il mondo è di chi lo sa rendere felice e così riscopriamo che siamo noi il nostro mondo.
Il mondo è di chi lo sa rendere felice e così riscopriamo che siamo noi il nostro mondo.
Sentirmi protetta da te, sentirti vicino, accorto, sentirti mio, si il mio uomo, il mio amore.
Quando i nostri occhi straripano, le palpebre diventano argini troppo deboli per provare a trattenere le lacrime.
Osservo, cerco, qualcosa riesco anche a capire. Ma è sempre molto di più ciò che mi sfugge.
Non rinnego, semplicemente non mi identifico.
La vita a volte ci pone davanti sfide quasi impossibili, ma quella della paura d’amare è quasi insormontabile!
Con i miei occhi guarderò il mare che amavi tanto, affinché il mio respiro possa essere ancora il tuo.
Mi trovo seduta nella sabbia guardando questo intenso mare, bello, seducente, mi attira, mi attrae, mi ubriaca il suo profumo di sale, quel vento che soffia mi affascina. Intanto io sono seduta, posseduta da tanta bellezza, vedo la mia anima volare verso il orizzonte, camminare sopra queste immenso mare. Ma che meraviglia mio Dio, ci hai donato questo mondo tanto meraviglioso.
Le parole arrivano da molto lontano, è il mare che mi parla. Sento il suo odore, il suono delle onde tutte insieme e il suo cantico che in pochi decifriamo. Sento l’acqua che bagna i miei piedi, è come una carezza dolce. Sento e mi emoziono, mi riempo di gioia, di carica per ricominciare un nuovo giorno.
Camminando lungo la spiaggia lascio le mie impronte, il mio segno, voglio che il mare senta che sono viva, piena di sogni, piena d’amore. Solo così camminando a piedi nudi, i miei pensieri volano, prendono forma e solo in questo modo posso esprimere tutto quello che ho dentro di me. Solo così il mio cuore e la mia anima sono liberi.
Sei arrivato all’improvviso, mi sei entrato dentro procurandomi emozioni e sensazioni atrofizzate da troppo tempo. Poi te ne sei andato ed io resto qui a chiedermi come ho potuto lasciare che mi rubassi il cuore e l’anima.
E quando hai attraversato il mare in tempesta, tutto quello che vuoi è trovare la calma del mare in estate, con il sole che sorge, in un giorno che nasce.
Piccoli attimi di serenità: le parole iniziano ad uscire e formano frasi, portano luce in una giornata grigia, alleggerendomi da tutto ciò che pesa sul cuore.
Amo quando piove, è come se il cielo piangesse con me.
Il Superbo non accetta quello che realmente è, non è capace di amare. Si offende e non perdona, desidera stare sempre al centro dell’attenzione, si irrita se qualcuno lo rimprovera, deve sempre fare bella figura, in sé è tutto perfetto, negli altri è tutto sbagliato. Ha stima di se stesso ma non degli altri, parla di se stesso come un esempio da seguire, vuole dare consigli ad altri ma non accetta che gli siano dati a lui stesso, non chiederà ma scusa ne grazie, non potrà mai amare.
Senza pause di vero silenzio, presto non si sa più chi si è.
Vi sono sguardi carichi di dolore, altri di felicità, vi sono quelli che celano odio e rancore altri indifferenza, difficile scorgere uno sguardo realmente disinteressato, poiché in ogni persona vi è sempre un interesse recondito.