Stefan Zweig – Paura & Coraggio
Avere paura, è morire mille volte, è peggio della morte.
Avere paura, è morire mille volte, è peggio della morte.
Anche io ho paura, ho paura di sbagliare, ho paura che il mio impegno non possa bastare, ho paura che ciò che tengo saldamente nelle mie mani mi scivoli via come sabbia fra le dita. E queste paure a volte mi tengono sveglia, non mi fanno dormire, e mi viene voglia di mollare tutto, di tornare indietro di lasciarmi andare, ma poi è la luce del mattino che mi ricorda che ho un nuovo giorno e che tutto io posso cambiare.
Mi sento come se una pellicola di ghiaccio avvolgesse il mio corpo rendendolo così tanto fragile, che, anche davanti al più dolce dei venti di cui è ricoperto questo mondo, potrebbe distruggersi in milioni di parti, portando con se tutti quei progetti, quei semplici sogni che ho nel cuore (da dove nascono) e nelle mani (con cui vengono realizzati), per cui darei la vita pur di riuscire a realizzarli, anche se non tutti, spero nella maggior parte possibile, mettendo tutto me stesso.
La paura è il nostro limite e la nostra sopraffazione.
L’ultimo pezzo del cammino, quella scaletta che conduce sul tetto da cui si vede il mondo o sul quale ci si può distendere a diventare una nuvola, quel’ultimo pezzo va fatto a piedi, da soli.
Ho imparato a guardarmi le spalle dopo che sono stata colpita ed ho imparato che il vile non ha il coraggio di affrontarti guardandoti negli occhi, purtroppo siamo contornati di persone di questo genere anche se all’apparenza sembrano le migliori di questo mondo.
Il mistero è paura e fascino.