Stefania Piloni – Libri
Se con me era diverso perché l’amore lo faceva diverso, allora poteva essere bellissimo.
Se con me era diverso perché l’amore lo faceva diverso, allora poteva essere bellissimo.
Leggere, in fondo, non vuol dire altro che creare un piccolo giardino all’interno della nostra memoria. Ogni bel libro porta qualche elemento, un’aiuola, un viale, una panchina sulla quale riposarsi quando si è stanchi. Anno dopo anno, lettura dopo lettura, il giardino si trasforma in parco e, in questo parco, può capitare di trovarci qualcun altro.
Ormai l’aveva imparato.Le scelte si fanno in pochi secondi e si scontano per il tempo restante. Era successo con Michela e poi con Alice e adesso di nuovo. Stavolta li riconosceva: quei secondi erano lì e lui non si sarebbe più sbagliato.
Ecco la cosa che odiavo di più. Ballare. Ma quella sera invece ho ballato e mentre ballavo una sensazione nuova, di essere vivo, mi toglieva il fiato. Tra poche ore sarei uscito da quella cantina. E sarebbe stato di nuovo tutto uguale. Eppure sapevo che oltre quella porta c’era il mondo che mi aspettava e io potevo parlare con gli altri come fossi uno di loro. Decidere di fare le cose e farle. Potevo partire. Potevo andare in collegio. Potevo cambiare i mobili della mia stanza.
Sono corsa a casa volando, leggera come un aquilone lanciato contro le nuvole. Saltellavo, sorridevo come un bimbo davanti a un giocattolo nuovo. Volevo cantare, gridare al mondo intero il suo nome, raccontare che poteva essere vero. E il resto del mondo diminuiva, rimpiccioliva a vista d’occhio, perdeva importanza. La terra con tutti i suoi problemi era troppo piccola per contenere la mia felicità!
Lei deve leggere e accettare il mio libro per il suo valore nominale, così come io accetto ciò che vedo.
Mentre lo accompagnavo alla macchina avrei voluto dirgli che lo amavo, ma decisi di aspettare il giorno dopo, per non sembrare sdolcinata. – Meno male – scherzò lui quando glielo dissi. – Avevo paura che stessi con me solo per il sesso.