Stefano Alesi – Lavoro
Nei tempi passati si lavorava per vivere e si viveva per lavorare, oggi si vive e basta, lavori o non lavori.
Nei tempi passati si lavorava per vivere e si viveva per lavorare, oggi si vive e basta, lavori o non lavori.
Tre anni fa ero disoccupato, ora non so nemmeno quante volte sono stato in classifica.
Se la verità avesse una sola faccia, centinaia di migliaia di contrasti potrebbero essere evitati. Liberando così forze lavorative altamente specializzate da impiegare in attività più proficue con notevoli vantaggi per la collettività.
Se avessi 28 anni e fossi laureato, forse avrei cantato “ragazzo fortunato”, invece ho 28 anni e non sono laureato e quindi mi è toccato “sei uno sfigato”.
Il prezzo del lavoro si paga con 8/10 ore di povertà al giorno.
Siamo noi troppo choosy o i datori di lavoro che in tempi di crisi vogliono l’esperienza e la bella presenza? Non pretendono anche loro? Non scartano anche loro le persone come noi possiamo scartare un possibile lavoro? Chi è il vero schizzinoso?
Il colmo del ridicolo è che basti credere di meritare un posto per ottenerlo.