Stefano Andreani – Cielo
Ci sono giorni che il sole splende per noi ancora prima di sorgere.
Ci sono giorni che il sole splende per noi ancora prima di sorgere.
Stanotte c’è una luna opaca sfumata in cielo.
Aprirai le ali per dimostrare al Cielo che vali, ma è in Terra che attende la tua serra.
Perché non vivo più, perché mi manchi tu e questo cielo blu non lo posso sopportare mai, mai, mai… Non ti posso perdonare mai!
Non penso che Dio abbia alzato la sua mano con ira contro di me perché voleva salvare i suoi figli dai miei sogni. Essi non riguardavano né Lui né i suoi, ma solo chi li aveva sognati, per questo l’invidia di un padre che falsifica il merito, che ama i figli e per loro vuole le primizie. Dunque, erano la bellezza e la luminosità senza pari che hanno attirato gli angeli come mosche, per immetterle nel Mondo e raddoppiare la forza, la lucentezza dei sogni dei figli. In fondo, quello che fa girare l’universo, è la ciccia. Ma avere troppo, per la luce, ha i suoi lati distruttivi. Se questa Luce è immessa in un Mondo, si consuma nella vastità troppo grande di questa energia, diventa la malattia di cui esso morirà, in cui si replicherà, insieme ai creatori e agli angeli, a Dio e al Diavolo, che ne fanno parte.
Non bisogna odiare la pioggia, perché è la voce del cielo, il suo modo di comunicare alla terra, che purtroppo è distante da lui.
Al cielo basta un tramonto per esprimere tutta la sua bellezza.
Stanotte c’è una luna opaca sfumata in cielo.
Aprirai le ali per dimostrare al Cielo che vali, ma è in Terra che attende la tua serra.
Perché non vivo più, perché mi manchi tu e questo cielo blu non lo posso sopportare mai, mai, mai… Non ti posso perdonare mai!
Non penso che Dio abbia alzato la sua mano con ira contro di me perché voleva salvare i suoi figli dai miei sogni. Essi non riguardavano né Lui né i suoi, ma solo chi li aveva sognati, per questo l’invidia di un padre che falsifica il merito, che ama i figli e per loro vuole le primizie. Dunque, erano la bellezza e la luminosità senza pari che hanno attirato gli angeli come mosche, per immetterle nel Mondo e raddoppiare la forza, la lucentezza dei sogni dei figli. In fondo, quello che fa girare l’universo, è la ciccia. Ma avere troppo, per la luce, ha i suoi lati distruttivi. Se questa Luce è immessa in un Mondo, si consuma nella vastità troppo grande di questa energia, diventa la malattia di cui esso morirà, in cui si replicherà, insieme ai creatori e agli angeli, a Dio e al Diavolo, che ne fanno parte.
Non bisogna odiare la pioggia, perché è la voce del cielo, il suo modo di comunicare alla terra, che purtroppo è distante da lui.
Al cielo basta un tramonto per esprimere tutta la sua bellezza.
Stanotte c’è una luna opaca sfumata in cielo.
Aprirai le ali per dimostrare al Cielo che vali, ma è in Terra che attende la tua serra.
Perché non vivo più, perché mi manchi tu e questo cielo blu non lo posso sopportare mai, mai, mai… Non ti posso perdonare mai!
Non penso che Dio abbia alzato la sua mano con ira contro di me perché voleva salvare i suoi figli dai miei sogni. Essi non riguardavano né Lui né i suoi, ma solo chi li aveva sognati, per questo l’invidia di un padre che falsifica il merito, che ama i figli e per loro vuole le primizie. Dunque, erano la bellezza e la luminosità senza pari che hanno attirato gli angeli come mosche, per immetterle nel Mondo e raddoppiare la forza, la lucentezza dei sogni dei figli. In fondo, quello che fa girare l’universo, è la ciccia. Ma avere troppo, per la luce, ha i suoi lati distruttivi. Se questa Luce è immessa in un Mondo, si consuma nella vastità troppo grande di questa energia, diventa la malattia di cui esso morirà, in cui si replicherà, insieme ai creatori e agli angeli, a Dio e al Diavolo, che ne fanno parte.
Non bisogna odiare la pioggia, perché è la voce del cielo, il suo modo di comunicare alla terra, che purtroppo è distante da lui.
Al cielo basta un tramonto per esprimere tutta la sua bellezza.