Stefano Andreani – Comportamento
Visto tutto quello che sta succedendo dentro e intorno a me, ho cercato di riorganizzare le idee, di resettare l’anima e cervello, insomma di riflettere… ma io non sono uno specchio.
Visto tutto quello che sta succedendo dentro e intorno a me, ho cercato di riorganizzare le idee, di resettare l’anima e cervello, insomma di riflettere… ma io non sono uno specchio.
Non ho voglia di fare niente, che ci posso fare?
Questi deboli, che vengon chiamati “buoni”, son tutto fuor che magnanimi.
Ti batti la zucca, e t’illudi che arriverà l’ingegno: ma batti finché vuoi, non c’è nessuno in casa.
In ogni parte del mondo il linguaggio dei gesti è quello più comprensibile, semplice e diretto.
L’indecisione sospende il tuo agire e lo congela nel limbo dell’attesa.
Quando si ha paura di sbagliare è li che si commette l’errore più grande.
Non ho voglia di fare niente, che ci posso fare?
Questi deboli, che vengon chiamati “buoni”, son tutto fuor che magnanimi.
Ti batti la zucca, e t’illudi che arriverà l’ingegno: ma batti finché vuoi, non c’è nessuno in casa.
In ogni parte del mondo il linguaggio dei gesti è quello più comprensibile, semplice e diretto.
L’indecisione sospende il tuo agire e lo congela nel limbo dell’attesa.
Quando si ha paura di sbagliare è li che si commette l’errore più grande.
Non ho voglia di fare niente, che ci posso fare?
Questi deboli, che vengon chiamati “buoni”, son tutto fuor che magnanimi.
Ti batti la zucca, e t’illudi che arriverà l’ingegno: ma batti finché vuoi, non c’è nessuno in casa.
In ogni parte del mondo il linguaggio dei gesti è quello più comprensibile, semplice e diretto.
L’indecisione sospende il tuo agire e lo congela nel limbo dell’attesa.
Quando si ha paura di sbagliare è li che si commette l’errore più grande.