Ci sono esperienze che ci forgiano solo per il fatto di viverle quando le stesse sfiorano a malapena la nostra esistenza, rendendoci per certi versi “monchi”, ma vi è sempre un momento, presto o tardi nella vita di ognuno, in cui la curiosità dell’anima di svelare il mistero profondo dell’esistenza diventa preponderante a qualsiasi razionalità, in quel momento è la nostra anima che urla, che esige una spiegazione dello scorrere della nostra vita, ed è allora che ci si trasforma, o si ci rammollisce di fronte alla spiegazione che questa esistenza un senso non lo ha e si ha paura di affrontarla in solitudine, rincorrendo disperati l’appiglio ad un’altra esistenza, o si diventa forti e si trova comunque un senso alla nostra natura alla nostra esistenza diventando autonomi, autosufficienti e con la sola pretesa di trovare qualcuno che possa allietarci solo per diletto e non per necessità.