Stefano Benni – Cielo
Quando l’ultima nuvola scivolò via dalla luna, l’ombra dell’uomo si allungò come se sgorgasse dalla terra. Un filo d’acqua scorreva tenace nel greto screpolato del fiume, e non faceva più rumore di un respiro.
Quando l’ultima nuvola scivolò via dalla luna, l’ombra dell’uomo si allungò come se sgorgasse dalla terra. Un filo d’acqua scorreva tenace nel greto screpolato del fiume, e non faceva più rumore di un respiro.
Deliziosa giornata di sole oggi tutti fuori come le lucertole a godere dei caldi raggi.
Essere sul chi va là è vivere, farsi cullare da certezze è morire.
Dice che l’uomo è stato creato padrone della Terra, ma gli manca una cosa fondamentale: una borsa per riaggiustarsi. Ah, sospira, se ci fosse un cacciavite per togliere le idee sbagliate e un martello per fissare le buone intenzioni, una chiave inglese per stringere per sempre l’amore e una sega per tagliare col passato.
Le stelle sono buchi da cui filtra la luce dell’infinito…
Se penso a dove si può arrivare insieme per amore il cielo è un limite.
Bello rivolgere gli occhi al cielo, nell’abbraccio cosmico della luce delle stelle, in attesa di un tuo bacio.