Stefano Benni – Cielo
Quando l’ultima nuvola scivolò via dalla luna, l’ombra dell’uomo si allungò come se sgorgasse dalla terra. Un filo d’acqua scorreva tenace nel greto screpolato del fiume, e non faceva più rumore di un respiro.
Quando l’ultima nuvola scivolò via dalla luna, l’ombra dell’uomo si allungò come se sgorgasse dalla terra. Un filo d’acqua scorreva tenace nel greto screpolato del fiume, e non faceva più rumore di un respiro.
Il cielo è bello perché guardandolo credi davvero che per un istante esista l’infinito.
E poi si affaccia la sera, guardo triste le stelle, e cosa resta? Se non io, le stelle ed i miei sogni!
Tu sei la pubblicità della sfiga.
Dove finisce il cielo? Dove comincia il cielo? Cos’è più buio del buio?
Il cielo è come me, muta i colori del mio dolore e mai tornerà blu…
Dio creò prima l’uomo e poi la donna, perché prima fece lo schizzo e poi…