Stefano Benni – Stati d’Animo
Come vivo la solitudine? A volte con benevola pazienza, a volte con dolore. Passeggio lento, cucino male, scrivo con cura, dormo poco, penso molto.
Come vivo la solitudine? A volte con benevola pazienza, a volte con dolore. Passeggio lento, cucino male, scrivo con cura, dormo poco, penso molto.
Non è solo la voce che parla. Lo fanno anche gli occhi, i gesti e soprattutto le attenzioni.
A volte mi viene spontanea una domanda: cara vita ma mi hai presa di mira, ce l hai con me?. ho già dato, ho pagato anche con gli interessi che cosa vuoi ancora da me?
Non c’è condanna più forte per un uomo che prendere coscienza della propria follia.
Il peggio del peggio arriva quando qualcuno ti dimentica per davvero, quotidianamente, anche se è lì accanto a te. Perché sai che non lo fa apposta, che la sua vita non si incontra, non si può più incontrare con la tua. Non puoi nemmeno arrabbiarti con il destino, perché infondo non sei nemmeno certo della sua esistenza. L’unica cosa di cui sei sicuro, è che qualunque cosa tu faccia non ne varrà più la pena.
Fino a quando dentro di te regnerà la confusione, confusione sarà anche fuori, attorno a te e ovunque andrai con chiunque sarai.
Siamo schiavi dell’amore o schiavi di un senso patologico affetto dalla solitudine che confondiamo con l’amore!?