Stefano Del Degan – Vita
Nel sogno, ci sono i semi dell’Essere, ma poi devi saper camminare ascoltando la pianta dei piedi.
Nel sogno, ci sono i semi dell’Essere, ma poi devi saper camminare ascoltando la pianta dei piedi.
Le buone notizie hanno ormai cambiato destinatario da tempo, è già un successo se si arriva a sera da sopravvissuti.
La vita è come il fico d’India, se non ti becchi prima le spine non puoi arrivare alla polpa.
C’è stato un tempo in cui ciò che era prezioso lo decideva la terra, non l’uomo.Terra come madre, che seppe dare alla pietra la bellezza, lasciando che fosse li anche solo per essere guardata, per donare anche a lei quel diritto, dell’essere qualcosa in più.Oggi una piccola pietra sta alla base di qualcosa. Resterà li tra le cose che puoi guardare; in quel tuo posto, dove l’ondeggiare delle foglie sa fare musica, e tu sai ascoltare; e le voci che vi aleggiano ti fanno amare ogni istante dell’esistere. Quel posto dove tu sai ringraziare ogni giorno per chi è riuscito a restare, e sai essere grata. Quel posto in cui non importa chi è primo o secondo, perché anche quella pietra diventò seconda, quando la sua preziosità, agli occhi degli altri fu sopraffatta dal suo essere Roccia.La roccia dura e la roccia preziosa. Sa tenere tutti i pezzi insieme; preziosa come una testata d’angolo che se cade, tutto fa cadere. Tu sei così, una roccia preziosa. Anche mentre dormivi, e lasciavo che la tua essenza mi carezzasse ancor prima delle tue mani.
Siccome una giornata bene spesa dà lieto dormire, così una vita bene usata dà lieto morire.
Chi ben vive, mal muore. Chi mal vive, sente sempre il cuor morire.
L’uomo è uno straniero sulla terra e la sua vita un viaggio scosso dalle tempeste.