Stefano Del Degan – Vita
L’apparente “Nulla”, è fertile terreno per chi sa mettersi in ascolto o in osservazione.
L’apparente “Nulla”, è fertile terreno per chi sa mettersi in ascolto o in osservazione.
Pigliatevi un gusto; impegnate i passeggeri a contarvi ognun la sua istoria, e se uno solo se ne trova che non abbia sovente maledetto il punto in cui nacque, e che non abbia sovente detto a sé medesimo d’essere il più infelice che viva, gettatemi a capo all’ingiù nel mare, ch’io mi contento.
Dalla notte all’alba… una manciata di attimi e poi è subito vita.
Una vera donna, non sarà mai una fra le tante, ma l’unica in mezzo a tante.
Penso al senso di libertà nell’essere sospesa in un vuoto che potrebbe essere una scelta, oppure pensare ad una scelta con tre opzioni: longitudinale, salire verso l’alto o scendere in basso, trasversale, procedere verso destra o verso sinistra, sagittale andare avanti o indietro, o semplicemente un posto dell’anima dove l’assenza di un riferimento concreto regala quella meravigliosa pace che altrimenti sarebbe impossibile realizzare.
Il tempo consuma celermente ogni nostro momento, fermando i suoi rintocchi in quegli istanti che non sanno di te, quell’attimo che diventa infinito privo di noi. Nessuno porterà via la favola nostra!
Non viviamo come vorremmo, ma come possiamo.