Stefano Del Degan – Vita
L’apparente “Nulla”, è fertile terreno per chi sa mettersi in ascolto o in osservazione.
L’apparente “Nulla”, è fertile terreno per chi sa mettersi in ascolto o in osservazione.
Felicità! Ecco qualcosa che tutti desideriamo ma che pochi riescono a raggiunger. Da cosa è condizionata? Forse dall’età, dalla bellezza, dalla ricchezza, dalla salute, dalla cultura, dalla libertà di lavoro, dalla posizione sociale? La felicità è uno stato mentale che possiamo conseguire, basta volerlo. “La felicità non ha prezzo, non si può comprare. La felicità però si può imparare”. Riusciamo ad essere felici nel momento in cui decidiamo di cambiare ciò che è possibile cambiare, quindi di gioire del bicchiere mezzo pieno anziché piangere sul bicchiere mezzo vuoto! La felicità non è un punto di arrivo ma scaturisce da un apprendimento del vivere bene dove occorre abituarsi ad accettarsi, amarsi senza condizioni, scegliere situazioni gratificanti, essere ottimisti, saper vedere il meglio delle cose, avere fiducia in se stessi, lasciare spazio alle proprie emozioni, imparare ad accettare i propri limiti, proteggersi dalle paure reali o immaginarie, dalle nostre e altrui denigrazioni… ma innanzitutto scegliere di vivere con gioia.
Il male è l’unica forma che rimane impressa a tal punto da venir scritta indelebilmente, il bene è solo un racconto che viene vissuto, emozionato e semplicemente accantonato.
Quale valore umano in questo mondo non è un diritto ma un privilegio?
A volte la vita ti mette davanti scelte a cui rinunceresti volentieri, altre volte a scelte che vorresti tenere. Poi dicono che la vita è giusta, se fosse così non avremmo tanta difficoltà nello scegliere. Chissà poi perché il più delle volte la nostra scelta risulta sbagliata, ma un piccolo aiuto no vero?
Non sprecatevi in suggerimenti per la mia salute, la colpa è del bisogno di bere, non del bere in se.
Mi domando sempre come possa la gente gioire delle sconfitte altrui. Mi domando come possa la gente sorride di fronte all’infelicità di altri. Mi domando anche poi quando sono loro a passarci come per quale cazzo di motivo piangono domandandosi come mai sono soli ad affrontare tutto ciò!