Stefano Del Degan – Vita
Non è un semplice manifestarsi in chi osa indossare il verbo del ribelle, ma un’Essere consapevolmente presente.
Non è un semplice manifestarsi in chi osa indossare il verbo del ribelle, ma un’Essere consapevolmente presente.
La mente connessa alla consapevolezza è il passo dell’Essere nella meraviglia.
Una sola cosa è più tragica del dolore: la vita di un uomo felice.
So che al mondo ci sono persone autodistruttive e mi dispiace la loro codardia; so che al mondo ci sono persone che non riescono a guardarsi dentro e mi dispiace la loro involuzione; so che ogni giorno è un miracolo, ma vedo che per gli umani non è sempre così, e mi dispiace che si privino la gioia di realizzare questo concetto.
Ognuno di noi deve trovare per conto suo che cosa sia lecito e cosa proibito: proibito per lui. Si può non fare mai alcunché di proibito ed essere tuttavia un grande furfante. E viceversa. A rigore, è una questione di comodità. Chi è troppo comodo per pensare da sé ed essere giudice di se stesso si adatta ai divieti quali sono. Facile per lui. Altri sentono invece certi comandamenti dentro di sé e considerano proibite cose che qualunque galantuomo fa ogni giorno, mentre sentono lecite altre cose che di solito sono vietate. Ognuno dev’essere garante di se stesso.
Tutti nominano la vita, la vita, la vita. Intanto ringraziate i vostri genitori di avervela donata e poi nominatela in base alle sfide che vi ha mostrato e messo sul vostro cammino, dandovi modo di superarle a testa alta. Questa è la vita, una sfida dopo l’altra, per far in modo di imparare a sopravvivere in questo mondo dove i valori vengono buttati nel dimenticatoio.
Non guardo le persone che sono inutili nella mia vita, ma osservo anche in silenzio quelle che nella vita mi hanno portato la luce.