Stefano Del Degan – Vita
Indossiamo quotidianamente la nostra personalità per vivere in società, dimenticando che stiamo coprendo l’essenza del nostro vero “Io”.
Indossiamo quotidianamente la nostra personalità per vivere in società, dimenticando che stiamo coprendo l’essenza del nostro vero “Io”.
Nella vita si può smettere di essere coraggiosi, si può smettere di credere nel passato, si può smettere di sognare, di illudersi, di affidarsi a qualcuno, ma non si può mai smettere di sentirsi e soprattutto di “essere uomini”.
Irraggiungibile il tempo fra due respiri.
Tra il dire è il fare c’è di mezzo il mare, ed è in quel immenso mare che l’uomo si perde, tra parole e affanni nuota stanco verso una riva che ancora il suo occhio non coglie. Non miri l’uomo che affanna all’isola che non vede, cerchi piuttosto sostegno nei piccoli aiuti che lo stesso mare della vita gli offrirà. Talvolta anche un piccolo pezzo di legno può salvarci dallo sprofondare nei bui abissi. Resista alla vita, l’orizzonte che cerca apparirà al suo guardare solo quando il suo occhio sarà completo.
Sei come il vino, con la differenza che tu non invecchi, inacidisci.
Perché in questo mondo non siamo tutti felici? Perché ci sono persone mediocri che cercano di accaparrarsi la felicità tutta per sé, conquistandola con ingiusti mezzi e a discapito di chi, come arma, possiede solo l’ingenuità del proprio cuore.
Forse è destino che i tuoi tredici anni siano solo sudici panni, o forse è quel Dio di cui senti parlare che non ha messo il tuo nome tra le cose da fare.