Stefano Del Degan – Vita
Indossiamo quotidianamente la nostra personalità per vivere in società, dimenticando che stiamo coprendo l’essenza del nostro vero “Io”.
Indossiamo quotidianamente la nostra personalità per vivere in società, dimenticando che stiamo coprendo l’essenza del nostro vero “Io”.
Ci sono notti, di un blu così intenso che ti colora le mani e, mentre le guardi, ti senti a casa in un universo così infinito.
Accade che un giorno ti guardi allo specchio e non sei più tu. Osservi la fronte più ampia, il pozzo più scuro degli occhi, ti soffermi sull’intreccio sottile di rughe. Capisci di essere solo, non di esserlo diventato ma di esserlo stato da sempre. Si nasce e si muore soli, due eventi grandiosi con un unico protagonista e tra questi si evolve la vita che spesso è un monologo contraddittorio nel continuo tentativo di ovviare alla solitudine, un cercare di uscire da questa realtà intrinseca. Si tendono mani, si trovano occhi, si ascoltano voci, tutto per sentirsi meno perduti. L’errore più grande è voler mettere la propria felicità nelle mani di un altro. L’errore più grande è illudersi di non essere soli.
Se non accetti le sfumature della vita, non vivi, ma sopravvivi che è ben diverso.
Il senso della vita sono i traguardi che vuoi raggiungere, le mete che hai prefissato, i sogni che realizzi. Ma il senso vero non dimenticarlo mai, è la tua famiglia.
La vita insegna che sono le cose semplici che ci danno grandi significati e io ascolto e ne faccio tesoro.
Una fra le cose più certe che possa esserci nella vita è il dubbio.