Stefano Del Degan – Vita
Indossiamo quotidianamente la nostra personalità per vivere in società, dimenticando che stiamo coprendo l’essenza del nostro vero “Io”.
Indossiamo quotidianamente la nostra personalità per vivere in società, dimenticando che stiamo coprendo l’essenza del nostro vero “Io”.
È una nuova alba, è un nuovo giorno, è una nuova vita.
Il nostro tempo è essenzialmente tragico, quindi ci rifiutiamo di prenderlo tragicamente. Il cataclisma s’è abbattuto, siamo tra le rovine; cominciamo a ricostruire nuovi piccoli centri di vita, a nutrire nuove piccole speranze. È un lavoro piuttosto duro; la strada verso l’avvenire non è agevole: bisogna aggirare gli ostacoli o cercare di scavalcarli. Per quanto grande il numero dei cieli che ci sono crollati sulla testa dobbiamo pur vivere.
C’è un momento nella vita in cui bisogna avere il coraggio di andarsene, rendendosi conto che dall’altra parte c’è sempre qualcuno che ha il coraggio di lasciarci andare.
Non ho rimpianti poiché ho creduto e credo in ciò che faccio e che farò.
Se la tempesta ti spingerà verso una spiaggia deserta, tu assecondala e potresti scoprire che non era affatto deserta.
Ripopolare le caverne e le montagne, svincolarsi, disobbligarsi, ridurre tutto all’essenziale, perché la felicità è semplicità. Lasciare tutto e prendere il niente.