Stefano Gentilini – Filosofia
Eppure non siamo altro che vittime dei nostri pensieri; e crediamo di essere liberi. Crediamo di appartenerci ma alla fine non siamo altro che marionette vittime del nostro stesso spettacolo.
Eppure non siamo altro che vittime dei nostri pensieri; e crediamo di essere liberi. Crediamo di appartenerci ma alla fine non siamo altro che marionette vittime del nostro stesso spettacolo.
Per l’uomo il carcere più duro è il peccato. Esso imbriglia e l’anima e il corpo.
Spesso c’è più solitudine su una panchina occupata, che su una panchina vuota.
È un vero peccato che l’Uomo si ritenga realizzato solo se ha ottenuto profitti dai suoi obiettivi, anziché di aver trovato profitti per il lavoro che ha fatto su se stesso.
Credi di essere, ma l’essere appartiene ad altro credo.
Il pensiero fine a se stesso appartiene ai deboli.Non c’è soddisfazione che nell’atto.Dimostra qualcosa, e verrai accettato.Sorridi all’interno del tuo Io, e non avrai una sola possibilità.I Bambini e i Sognatori: gli esclusi, i commiserati.Dei della Filosofia, accoglieteci nelle vostre benevole braccia!E insieme, come vecchi amici, brinderemo alla nobile arte, facendoci beffe di una esistenza insensata e autodistruttiva.Quanto in basso sa cadere il genere umano!
Il pazzo è qualcuno che lascia comunque un segno, l’inetto è colui che glielo permette.