Stefano Gentilini – Filosofia
Forse sono tutto quello che non cerchi, ma sono io, una semplice ombra che sempre ti riparerà dalla luce dell’apparenza.
Forse sono tutto quello che non cerchi, ma sono io, una semplice ombra che sempre ti riparerà dalla luce dell’apparenza.
Lo smodato amore di ricchezze, se contro giustizia, è empio, e se con giustizia, è vergognoso; perché è condotta indecorosa risparmiare in modo sordido, anche se in conformità con la giustizia.
La dualità è sempre presente nell’unità che si sdoppia per confermare la sua unicità.
Ognuno di noi è un punto di luce che scorre sulle linee del tempo e dello spazio tracciate sul piano dell’infinito.
La vita è una bilancia guasta: a tanti dona troppo a tant’altri troppo poco.
Una persona non può essere disturbata da un’altra. È solo la persona stessa che può disturbare la propria equanimità.
Per non morire anzi tempo è necessario, nonostante tutto, preservare “viva” la nostra innata capacità di amare.
Lo smodato amore di ricchezze, se contro giustizia, è empio, e se con giustizia, è vergognoso; perché è condotta indecorosa risparmiare in modo sordido, anche se in conformità con la giustizia.
La dualità è sempre presente nell’unità che si sdoppia per confermare la sua unicità.
Ognuno di noi è un punto di luce che scorre sulle linee del tempo e dello spazio tracciate sul piano dell’infinito.
La vita è una bilancia guasta: a tanti dona troppo a tant’altri troppo poco.
Una persona non può essere disturbata da un’altra. È solo la persona stessa che può disturbare la propria equanimità.
Per non morire anzi tempo è necessario, nonostante tutto, preservare “viva” la nostra innata capacità di amare.
Lo smodato amore di ricchezze, se contro giustizia, è empio, e se con giustizia, è vergognoso; perché è condotta indecorosa risparmiare in modo sordido, anche se in conformità con la giustizia.
La dualità è sempre presente nell’unità che si sdoppia per confermare la sua unicità.
Ognuno di noi è un punto di luce che scorre sulle linee del tempo e dello spazio tracciate sul piano dell’infinito.
La vita è una bilancia guasta: a tanti dona troppo a tant’altri troppo poco.
Una persona non può essere disturbata da un’altra. È solo la persona stessa che può disturbare la propria equanimità.
Per non morire anzi tempo è necessario, nonostante tutto, preservare “viva” la nostra innata capacità di amare.