Stefano Gentilini – Stati d’Animo
Un’ombra senza padrone è libera di essere ciò che vuole oppure schiava del nulla.
Un’ombra senza padrone è libera di essere ciò che vuole oppure schiava del nulla.
La carezza della notte allieta i miei pensieri, scombussolando per un istante l’orologio biologico della mia mente. Avverto il suo profumo… culla il mio spirito, donandomi tonalità variopinte nel grigio della mia anima…
Aspetto solo un pennello che con le tempere colorate dipinga la mia vita in bianco e nero.
Anche se il cuore batte non è detto che viviamo.
Toglimi il pane, se vuoi,toglimi l’aria, manon togliermi il tuo sorriso.Non togliermi la rosa,la lancia che sgrani,l’acqua che d’improvvisoscoppia nella tua gioia,la repentina ondad’argento che ti nasce.Dura è la mia lotta e tornocon gli occhi stanchi,a volte, d’aver vistola terra che non cambia,ma entrando il tuo sorrisosale al cielo cercandomied apre per me tuttele porte della vita.Amor mio, nell’orapiù oscura sgranail tuo sorriso, e se d’improvvisovedi che il mio sangue macchiale pietre della strada,ridi, perché il tuo risosarà per le mie manicome una spada fresca.Vicino al mare, d’autunno,il tuo riso deve innalzarela sua cascata di spuma,e in primavera, amore,voglio il tuo riso comeil fiore che attendevo,il fiore azzurro, la rosadella mia patria sonora.Riditela della notte,del giorno, della luna,riditela delle stradecontorte dell’isola,riditela di questo rozzoragazzo che ti ama,ma quando apro gli occhie quando li richiudo,quando i miei passi vanno,quando tornano i miei passi,negami il pane, l’aria,la luce, la primavera,ma il tuo sorriso mai,perché io ne morrei.
Ci si sente soli anche in mezzo alla folla se ti manca una sola persona.
Il silenzio… rumore di mute parole… pensieri stretti nella mente in un’altalena di sorrisi e malinconia. Il silenzio come onda pacata che attraversa l’anima adagiando il tempo a mutevoli sogni o come impeto devastante di solitudine, marea travolgente che ode solo se stessa.