Stefano Gentilini – Stati d’Animo
Quando saprò chi sono, lascerò agli altri la necessità di definirmi.
Quando saprò chi sono, lascerò agli altri la necessità di definirmi.
Ed è proprio la sera che i miei pensieri volano. Non riesco a prender sonno. La tristezza fa da padrone. Penso a tutto quello che mi succede a tutto quello che vorrei, e le lacrime incominciano a scendere senza che me ne renda conto. Il mio cuore è triste. Triste perché sei lontano, perché la distanza ci divide. Vorrei fossi sempre vicino a me. Mi manca tutto di te. Mi manca il tuo viso, mi manca il tuo sorriso, mi manca il poterti stringere forte a me, mi manca poterti guardare negli occhi e dirti ti amo.
A volte “colpevolizzo” me stessa per essere stata buona, paziente e soprattutto sincera con chi non meritava nemmeno di conoscermi.
Non c’è felicità più grande che stare con amici veri e la persona che ami.La tristezza è non riuscire ad esprimere l’amore che hai per lei.
Sono stufa di aspettare un’occasione che non arriva mai.Sono stufa di credere a chi promette e non mantiene.Sono stufa di permettere agli altri di avere il controllo della mia vita, e sono stufa di aspettarti e di credere alle tue promesse…Sono stufa di essere sempre la seconda scelta della tua vita, ma non la priorità di essa.
I colori sono già in noi, si possono mischiare, ombreggiare, applicare, schiarire, scurire e così via, ma al momento di finire il quadro l’equilibrio tra di loro dev’essere visibile e comprensibile, quello sarà il tuo colore, il tuo bianco o nero, oppure se ti fa piacere puoi chiamarlo bene o male.
E, poi ti abitui anche a quel sempre che non era poi cosi sempre, ti abitui ad ingoiare quella lacrima che porta un nome indelebile graffiato sull’anima, sempre, che non era per sempre.