Stefano Gentilini – Uomini & Donne
Ci sono prigioni, quelle senza sbarre né porte chiuse, che solo chi ha scavato dentro la propria follia può varcare. Non esiste libertà più libera di chi non si è liberato e ha preso possesso di se stesso.
Ci sono prigioni, quelle senza sbarre né porte chiuse, che solo chi ha scavato dentro la propria follia può varcare. Non esiste libertà più libera di chi non si è liberato e ha preso possesso di se stesso.
Io adoro le donne che escono dalla depressione e ancor più quelle che sanno che qua e là essa può riaffacciarsi… e non la temono. Bisogna amare la tristezza, perché viene a depurarci dai pensieri. Dentro di noi esistono forze immense spesso inibite e bloccate dai nostri pensieri. Quando arriva la tristezza è il momento per avere più cura di noi per aiutare queste forze a esprimersi.
Se hai la fortuna di capire se stai usando il denaro o se è lui, che sta usando te.Se hai la fortuna di andare oltre l’apparenza e capire che non è importante ciò che una persona fa, ma per quale motivo lo fa.Se hai la fortuna di ricordare il bene che hai ricevuto senza dargli un valore, allora avrai capito che nella vita ciò che conta, non ha numeri.
Mentre lui si preparava ad accarezzare il suo corpo, lei si accingeva ad accarezzargli l’anima.
Stare a casa ad accudire i figli è il lavoro più importante del mondo. Perché le donne non dovrebbero farlo, dato che sono il migliore dei due sessi?
Niente mai tormenterà più un uomo come un forse detto da una donna.
Noi donne siamo nate – o siamo state educate così? – attente a tutto quello che accade agli altri, ma assai poco a ciò che ci riguarda in prima persona. Nel linguaggio del non detto, viviamo protese verso “l’altro finale”: la maternità. I figli maschi non si accorgono di nulla, loro giocano a pallone; le femmine, invece, si preoccupano perché il viso della mamma è segnato dalla tristezza: da sempre sanno riconoscere le espressioni della tristezza.