Stefano Zalis – Società
Il papa? L’unico politico che veste di bianco.
Il papa? L’unico politico che veste di bianco.
La tesi principale del mio lavoro è che dobbiamo privilegiare le relazioni piuttosto che il reddito. Oggi sappiamo che depressione, disagio mentale e solitudine sono fattori di infelicità più potenti della sola povertà.
Il papa parla come rappresentante di una comunità che costituisce in sé un tesoro di conoscenza e di esperienza etica, che risulta importante per l’intera umanità: in questo senso parla come rappresentante di una ragione etica.
In Italia mi sento un po’ come il figlio che viene derubato dal padre…
I falsi capi, i malgoverni, sono idioti che adorano gli anelli della catena che li soggioga. Ogni volta che un governo riceve un prestito dal capitale finanziario internazionale, lo mostra come un trionfo, il pubblicizza su giornali, riviste, radio e televisione. I nostri attuali governi sono gli unici, in tutta la storia, che festeggiano la loro schiavitù, la ringraziano e la benedicono.
La realtà è indiscutibilmente molto complessa, mai però quanto l’inefficienza mentale dei nostri amministratori.
La prima volta che ho visto il film di Sabina (Viva Zapatero) ero a New York e sono uscito dal cinema entusiasta. Mi sentivo meno solo, perché avevo scoperto che dall’altra parte del mondo c’era qualcun altro che usava l’umorismo per denunciare i problemi.