Stephenie Meyer – Libri
– Quando parlo con te mi lascio sempre scappare troppe cose. Questo è uno dei problemi.- Non preoccuparti, tanto non ne capisco una.
– Quando parlo con te mi lascio sempre scappare troppe cose. Questo è uno dei problemi.- Non preoccuparti, tanto non ne capisco una.
I libri erano i Mollati supremi: li abbandoni e loro ti aspettano in eterno; se ti affezioni, loro ti ricambiano per sempre.
Ed ecco una voce dai cieli esclamare: “Questo è il mio figliuolo, il diletto in cui mi compiaccio”.
Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L’opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che è offerto al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso.
Certe cose le trovi solo quando smetti di cercarle. Fino a un istante prima, se ne stanno rintanate chissà dove. Nascoste così bene che finisci col pensare che non esistano affatto. Un attimo dopo, invece, ti si parano davanti. All’improvviso. L’espressione più naturale del mondo. Sorprese della tua sorpresa. L’aria di chi non si è mai mosso dall’unico posto nel quale nessuno guarda mai: sotto il naso. Erano sempre state lì, loro. Tu, invece…
Vai laggiù tra gli alberi. Liberati di quel che di umano è rimasto del tuo corpo e non innamorarti così follemente della notte da smarrire la strada!
Fu come un processo metallurgico nel nucleo profondo di ciò che ero, in corso da tempo e finalmente pronto a forgiare qualcosa di nuovo. Fu quel bacio lungo e ininterrotto a ultimare la nuova creazione, ardente e affilate, e a gettarla con un gran sibilo nell’acqua fredda che la rese dura e definitiva. Indistruttibile.